La Città di Cassano d’Adda celebra e commemora i Cinque Martiri Giovanni Ballarati, Luigi Lodola, Giuseppe Fontana, Giuseppe Ruggeri e Luigi Restelli.
I Cinque Martiri
L’appuntamento, al quale è invitata tutta la cittadinanza, è per domenica 24 marzo alle 10 con ritrovo al Cippo dei Cinque Martiri per la deposizione della corona di alloro alla presenza dell’Amministrazione comunale e delle autorità civili e religiose.
«Il 31 marzo 1945, a meno di un mese dalla Liberazione, a Cassano d’Adda furono fucilati, per rappresaglia, cinque partigiani. La loro tragica fine avvenne in seguito ad un attacco sferrato il 28 marzo 1945 contro nazifascisti riuniti in una trattoria di Cassano. L’azione, guidata dal Comandante della 105° Brigata Garibaldi Luciano Carminati e da Luigi Restelli commissario del distaccamento di Gorgonzola è stata sfortunata: i nemici, messi in allarme, reagiscono –si legge nella nota storica di Lombardia ANPI Associazione Nazionale Partigiani Italiani- Nello scontro viene ucciso un ufficiale tedesco, ma cade anche Luigi Restelli. All’indomani a Cassano d’Adda è la solita caccia all’uomo».
La commemorazione a Cassano d’Adda
«Arresti, perquisizioni e interrogatori portano alla cattura del Comandante, del Commissario politico di Cassano e dello stesso Carminati che riesce a fuggire. Quattro giovani partigiani Giovanni Ballarati, Luigi Lodola, Giuseppe Fontana e Giuseppe Ruggeri vengono prelevati dal carcere di Monza nelle primissime ore della mattina del 31 marzo 1945 -così continua la nota storica– Sono portati alle nove del mattino a Cassano d’Adda, davanti alla chiesa di San Dionigi dove li attendono venti uomini della Guardia Nazionale Repubblicana. I fucili dovevano essere cinque. Perciò prima dell’arrivo dei condannati viene portato davanti alla chiesa anche il corpo di Luigi Restelli. L’esecuzione avviene a ridosso della massicciata a destra del luogo in cui, oggi, si trova il monumento».
Augusta Brambilla