L’Amministrazione Comunale di Gessate ha comunicato che, dopo un lungo iter attraverso cui la Giunta ha verificato la possibilità di arretrare la fermata degli autobus, ora all’altezza del Civico 51 a Villa Fornaci, è stata approvata la fermata del Bus con pensilina sulla ex Padana Superiore. Il processo è alla fase conclusiva.
Arretrata la fermata di Gessate sulla ex Padana
«Attualmente la fermata sprovvista di pensilina, non solo interferisce con l’uscita carraia dei Civici 51 e 55, ma ormai da anni è diventata un’area di passaggio molto frequentata per la prossimità al centro commerciale e spesso poco rispettata dagli utenti del trasporto pubblico, rendendo problematico il posizionamento per la troppa vicinanza alle abitazioni -si legge nella nota di presentazione del progetto– Proprio per questo si è pensato di arretrare la fermata verso la rotonda, in corrispondenza di quella presente a Bellinzago Lombardo dal lato opposto della strada, garantendo anche agli avventori una pensilina coperta dotata di tutte le caratteristiche necessarie alla fruibilità, alla sicurezza e al decoro».
“Un altro tassello sul miglioramento urbano”
L’Assessore Amos Valvassori con deleghe a Bilancio e Trasporti, Polizia Locale, Sicurezza Urbana, Protezione Civile, Politiche per lo sviluppo economico ha così dichiarato: «Il percorso non è stato semplice, innanzitutto perché non sono temi di sola competenza comunale, ma che coinvolgono in modo obbligatorio gli Enti del TPL (Trasporto Pubblico Locale)».
«Ci siamo chiaramente dovuti fermare durante il periodo pandemico, in cui le logiche e le prospettive legate al trasporto pubblico sono state stravolte, ma abbiamo ripreso in mano la situazione, portando a termine il percorso con il TPL, stanziando le risorse a bilancio e realizzando un progetto che di fatto non esisteva -conclude l’Assessore Valvassori– Siamo molto soddisfatti, Un altro tassello sul miglioramento urbano».
Ora, approvato il progetto in Giunta comunale, si procederà all’affidamento e alla realizzazione, salvo imprevisti, in sessanta giorni.
Augusta Brambilla