Non si ferma l’ondata di proteste fuori dalla Casa di Comunità di Gorgonzola e continua ad aggregare sempre più persone. Terzo giovedì del presidio organizzato dai CPS – Cittadini Per la Salute, pronti per una raccolta firme.
Carenza medici di base
Si sono radunati ancora fuori dai cancelli dell’Ospedale Serbelloni di Gorgonzola, oggi Casa di Comunità, per continuare con la protesta, civile e non violenta. Un centinaio di cittadini, della Martesana, si sono ritrovati nella mattina dell’8 febbraio per chiedere nuovamente all’AST «cosa volete fare?» in merito ad una situazione che diventa sempre più emergenziale.
Presenti anche le associazioni del territorio, per una battaglia che deve dell’unità delle persone la propria forza: dall’Associazione Anziani di Bussero, all’Associazione Le Ali, dalle A.C.L.I. alle sigle sindacali CGIL e CISL.
I cittadini sono oramai esasperati e stanno addirittura cercando soluzioni alternative, ma che si scontrano comunque contro la burocrazia lenta e sempre più impacciata. L’unico medico disponibile sul territorio ha un bacino di assistiti di oltre 2000 persone: una situazione ormai non più sostenibile.
Presente la Sindaca di Gorgonzola
Presente anche la Sindaca di Gorgonzola Ilaria Scaccabarozzi, che ha mostrato vicinanza ai cittadini arrivati con cartelli e striscioni.
«Ringrazio i cittadini di Bussero che hanno sollevato il problema -dichiara la Sindaca Ilaria Scaccabarozzi– Un problema non solo di Bussero, ma di tutti. Guardando l’Asse della Martesana nessuno può dirsi a posto solo perché ha tutti i medici. Bisogna andare ad un livello superiore, fino a Regione Lombardia, perché è li che si decide».
«Una bella iniziativa perché nasce dal basso, nessuna l’ha imposta. Questa è una battaglia di tutti» ha concluso la Sindaca Scaccabarozzi.
L’ondata di malcontento monta, ed è destinata a crescere, tanto che cittadine e cittadini sono pronti ad invitare al presidio le Istituzioni e hanno in serbo altre azioni tra cui una raccolta di firme a sostegno di una situazione arrivata allo stremo, sopratutto per le persone fragili come la la fascia di popolazione anziana, sempre più in difficoltà nel raggiungere il presidio sanitario che dovrebbe essere di prossimità.