Torna la rassegna dedicata agli scrittori busseresi. L’Associazione ChiariScuri & Altre Storie, Libriamoci e Biblioteca Civica di Bussero tornano con “Bussero Scrive“. L’auditorium di Bussero ospita venerdì 9 febbraio Michele Sala con il suo libro “Comit, la metamorfosi”.
Bussero Scrive
Dopo l’ultimo appuntamento dello scorso settembre, “Bussero Scrive“, la rassegna di eventi dedicata agli autori busseresi e alle loro pubblicazioni, torna ad abitare l’auditorium della Biblioteca Civica cittadina, in via Gotifredo da Bussero.
Con l’autore Michele Sala, ex consigliere comunale ed ex Assessore della città, laureato in Economia e dirigente sindacale, nel suo libro racconta quanto sia importante la cultura d’impresa, l’orgoglio dell’appartenenza, la consapevolezza di tracciare orizzonti nuovi nei diritti dei lavoratori. L’incontro, organizzato dall’Associazione ChiariScuri & Altre Storie, Libriamoci e Biblioteca Civica di Bussero, vedrà la partecipazione di Rosella Ponzellini e di Curzio Rusnati, organizzatori dell’evento.
Un pomeriggio di discussione e confronto con al centro il tema trattato dal testo di Sala,”Comit, la metamorfosi- Da Gotha della finanza a Galleria D’Arte” (2021, Futura Editrice).
Comit, la metamorfosi
Sulla storia della Comit esiste un ampio il catalogo di pubblicazioni di affermazioni di storici, politici, giornalisti ed economisti, mentre scarsamente indagata è l’altra faccia della medaglia, quella della Banca «vista e vissuta da un lavoratore e dirigente sindacale».
Il testo ripercorre le aree tematiche più significative delle azioni sindacali in azienda. Fra i tanti argomenti, assume rilevanza la contrattazione integrativa aziendale su una serie di materie quali lo sviluppo professionale e le condizioni di lavoro in un periodo di grandi cambiamenti, nonché il salario aziendale con riferimento alla determinazione del premio di produttività, le azioni positive e pari opportunità, con due progetti che hanno «fatto scuola».
«Ammainata» la bandiera della Comit con l’elisione del suo storico piccolo acronimo Bci dal logo e dalla denominazione sociale, nel 2011 le «viene reso l’onore delle armi», adibendo a Museo nazionale di arte moderna lo storico edificio di Piazza della Scala 6 a Milano, mantenendo l’insegna Banca Commerciale Italiana. Quell’edificio, che tante attese aveva suscitato nell’autore nel 1974 all’atto di varcarne il portone, è rimasto a emblema di tanta esperienza accumulata, umana, professionale e culturale.
L’appuntamento è per venerdì 9 febbraio 2024 alle ore 18.30, presso l’Auditorium della Biblioteca via Gotifredo 1 a Bussero.