Adesione al CUDE: il C.A.T. chiede risposte all’Amministrazione di Cologno

Dopo la petizione con raccolta firme e quattro mesi di attesa, il Comitato d'Azione Territoriale di Cologno Monzese alza la voce.

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Già in autunno avevano depositato in Comune le firme per chiedere l’accesso alle ZTL dei disabili e di aderire al CUDE (contrassegno unificato disabili europeo). Da ottobre ad oggi, dall’Amministrazione di Cologno è arrivato solo il silenzio.

CUDE (contrassegno unificato disabili europeo)

C.A.T.

è stato promotore nello scorso ottobre di una petizione per far aderire il Comune di Cologno Monzese alla piattaforma CUDE (contrassegno unificato disabili europeo).

La piattaforma unica nazionale informatica per le targhe associate al Cude (contrassegno unificato disabili europeo) è la soluzione tecnologica che dal 23 maggio 2022 semplifica, purtroppo per pochi Comuni italiani, la mobilità per le persone con disabilità.

Nel luglio 2021, con un Decreto Ministeriale, è stata istituito una banca dati unica per coordinare la mobilità delle persone con disabilità su tutto il territorio nazionale.

Grazie a una nuova gestione delle autorizzazioni governata a livello nazionale, chi appartiene a un Comune aderente alla piattaforma e deve spostarsi in altro Comune anch’esso aderente alla piattaforma, non dovrà più comunicare l’ingresso nelle aree a traffico limitato o nelle strade e corsie dove vigono divieti e limitazioni.

La petizione del C.A.T.

«L’adesione a questa piattaforma faciliterebbe i possessori di contrassegno per disabili negli spostamenti fra i diversi comuni laddove sono previste zone a traffico limitato -recita il comunicato stampa del C.A.T.- Un piccolo, ma importante, passo per chi ogni giorno deve lottare contro l’indifferenza e i mille ostacoli per vedersi garantito il diritto alla mobilità».

La petizione con la raccolta firme, è stata mandata allora aglu Uffici Comunali, che l’hanno protocollata in data 13 ottobre 2023.

«Da allora l’amministrazione ci ha sempre informato col contagocce, sempre su nostra richiesta, e pensare che lo statuto prevede che l’organo competente deve pronunciarsi in merito entro 30 giorni dal ricevimento -continua il comunicatoCi viene comunicato a dicembre, dopo nostre richieste, che la petizione è stata portata in giunta il 19 ottobre e lì si è “confermata la volontà politica“ di procedere. Sempre su nostra richiesta scopriamo che l’Assessore competente è il Sig. Del Corno a cui inviamo tra gennaio e febbraio quattro tra pec e mail senza mai ricevere risposta».

L’attività del gruppo non si fermerà: continueranno a promuovere l’adesione al CUDE e a chiedere lo stato del percorso istituzionale per approvare la norma.

«In questi giorni diffonderemo sui nostri canali social e con un volantino (che alleghiamo al comunicato) un ulteriore richiesta per avere notizie circa l’iter della piattaforma -chiude il comunicato del gruppo C.A.T.- Crediamo che noi promotori, i cittadini e le cittadine che hanno firmato e tutte le persone con mobilità ridotta abbiano diritto di sapere quando il comune aderirà alla piattaforma».