Quattro mezzi agricoli rubati
da fine maggio ad oggi, di cui solo solo due recuperati grazie al GPS installato su essi. Coldiretti lancia l’S.O.S. ai Prefetti di Milano, Monza e Lodi.
Ladri di trattori
«Riceviamo quotidianamente segnalazioni di furti di trattori sul territorio -denuncia Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza- La preoccupazione è tanta perché anni di sacrifici vengono vanificati, con le assicurazioni che coprono solo la minima parte del costo effettivamente sostenuto per modernizzare l’azienda e comprare mezzi innovativi».
Dalla fine di maggio ad oggi si sono moltiplicati i casi di razzie nelle cascine delle tre province citate, con gli ultimi casi che nei giorni scorsi si sono verificati in particolare a Cassina de Pecchi, Bellinzago, Gorgonzola e nella zona di Melzo.
Solo grazie al GSP installato sui trattori rubati a Cassina è stato possibile il recupero: i due mezzi in questioni sono stati ritrovati in un capannone di Gorgonzola.
«E’ da tempo –continua il Presidente Rota– che facciamo presente questa situazione drammatica alle autorità competenti, ma negli ultimi mesi si sta addirittura degenerando con almeno due o tre segnalazioni al giorno, non solo qui ma un po’ in tutta la Lombardia. A volte i trattori vengono abbandonati, ma nella maggior parte dei casi spariscono e non si trovano più».
Servono sistemi di sicurezza
L’assenza di sistemi di sicurezza sui trattori, come antifurti o strumenti di blocco a bordo, i ladri possono prendere possesso del mezzo e sparire tranquillamente guidando per le vie della provincia. L’Osservatorio Agromafie di Coldiretti ha ricostruito la “tratta dei trattori”: dopo il cambio di numero di telaio per farne perdere le tracce, i mezzi agricoli vengono reimmatricolati e destinati ai mercati dell’Est Europa, dell’Africa e del Medio Oriente. Oppure vengono smantellati per la vendita di ricambi, con i pezzi che vengono venduti anche in Italia.
Già a maggio – continua la Coldiretti – la Federazione interprovinciale si è rivolta ai prefetti di Milano, Lodi e Monza Brianza sollecitando un incremento della presenza e dei controlli delle forze dell’ordine, che già prestano quotidianamente la loro opera a difesa dei cittadini e nella repressione della criminalità.
«Chiediamo un confronto sulle misure ulteriori che potrebbero essere messe in atto. Anche perché –spiega il Presidente Alessandro Rota– rispetto a quanto accadeva in passato, quando i ladri si limitavano a introdursi nel centro aziendale per appropriarsi di trattrici, macchinari e attrezzi vari, in alcune effrazioni recenti i malviventi si sono entrati di notte anche nelle abitazioni degli imprenditori, violando gli spazi più intimi delle famiglie dei nostri associati».