Presentato “Il prezzo dell’abbandono”: il secondo romanzo della gessatese Graziella Porta

La gessatese Graziella Porta e la passione per la scrittura. “Il prezzo dell’abbandono” è il suo secondo romanzo

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Ami la lettura? E magari ti appassionano i gialli? Graziella Porta con la sua seconda opera “Il prezzo dell’abbandono” prosegue la narrazione delle vicende del vicequestore Rodolfo Guglielmetti che, in questo nuovo romanzo, si trova alle prese con il caso più complicato della sua carriera: l’omicidio dell’imprenditore Andrea Scarpa.

“Scrivere mi è necessario, mi diverte, mi stimola”

Graziella Porta è una scrittrice amatoriale di teatro, ex docente di matematica e cuoca appassionata. Muove i primi passi nel mondo della scrittura con il libro “Giallo in alto mare scritto a più mani con i protagonisti del corso di scrittura creativa tenuto dal giornalista Lello Gurrado. Il suo debutto alla scrittura da solista è con il romanzo “Il profumo del sapone” in cui esordisce la figura di Rodolfo Guglielmetti vicequestore aggiunto presso il Commissariato di PS a Porta Venezia, Milano.

«Scrivere mi è necessario, mi diverte, mi stimola –ha dichiarato Graziella Porta-. L’idea di scrivere questo libro nasce dal fatto che ragionavo con un’amica sui mali della nostra umanità, intesa come l’intero genere umano. Mali di cui sono vittime i più deboli: bambini, anziani e donne. Mali che purtroppo troppo spesso nascono e crescono fra le mura familiari. Figli dimenticati, figli abusati, figli abbandonati. Figli che diventeranno adulti e difficilmente si scosteranno dall’esempio avuto e il male così il male della nostra umanità cresce inesorabilmente».

Il vicequestore Guglielmetti snoda le sue indagini per trovare il movente dell’omicidio, tra una lunga lista di sospettati: Caterina la sorella del defunto avida e spietata, John Miller l’amante senza scrupoli di Caterina e la domestica Marinella che dopo anni di fedele servizio sembra essere, improvvisamente, scomparsa.

“Il prezzo dell’abbandono”

«Ho scelto il titolo “Il prezzo dell’abbandono” perché volevo che fosse incisivo e smuovesse le coscienze perché ogni nostra azione ha conseguenze, costi e responsabilità. Concetto spesso dimenticato a favore di facili assoluzioni. Siamo bravissimi a perdonarci! –ha sottolineato Graziella PortaTrovo spunto da situazioni e incontri reali, in seguito la fantasia elabora i fatti e li romanza. Per mia fortuna non ho mai conosciuto assassini e gli omicidi sono assolutamente inventati. Parto da un dolore, un disagio umano, e sviluppo il racconto cercando di essere verosimile. Nessuna nota eccessiva o cruenta, non servono al lettore».

Nel libro i destini di due famiglie malate si incrociano. C’è una giovane donna in fuga da un padre violento che abbandona la sorella minore e la madre al loro destino. E abbiamo una donna resa affettivamente sterile da una famiglia inconsapevolmente anaffettiva.

«Tanti i progetti futuri– ha concluso Graziella PortaHo, per esempio, iniziato una stimolante collaborazione con le scrittrici Vanna Mazzei e Ivana F. Basile per produrre un romanzo psicologico dalle sfumature rosa e gialle. Una partita a scacchi con risvolti piccanti e pericolosi. Sto inoltre lavorando con il gruppo di scrittori Mercoledì-qui, creatosi spontaneamente nel 2020, ad una raccolta di racconti in memoria dell’amico Federico Pacciani di Siena. Federico era uno di noi e ci ha dato molto sia come scrittore sia come persona. E non ultimo sto sviluppando il personaggio di un nuovo vicequestore, Michele Gallo, un tipo molto particolare che spero possa piacere. Tranquilli però il vicequestore Guglielmetti non andrà in pensione prima di aver concluso almeno ancora un’indagine!».

Augusta Brambilla