Il Comune di Segrate organizza “Dentro e intorno a Klimt. Una donna, una fede, dei quadri perduti”, presentazione dei libri “Veleno” ed “Inferno” di Massimo Gianquitto, che si terrà venerdì 20 giugno alle ore 21.00 presso il Centro Verdi in Via XXV aprile.
La serata
All’evento sarà presente l’autore del libro in dialogo con Gianluca Poldi ed Emanuela Zanini, attraverso due recenti libri, uno dei quali presentato in anteprima assoluta, si entrerà nell’intimità intellettuale, creativa e affettiva di Gustav Klimt. Intorno a lui la compagna stilista Emilie Flöge e la loro straordinaria Vienna ricca di stimoli culturali, novità epocali nelle arti ma anche di tanto perbenismo borghese. E alcuni suoi capolavori, come i perduti eccezionali quadri per l’Università di Vienna, e un mistero da risolvere.
Veleno
Un romanzo tinto di giallo ambientato nella Vienna d’inizio ‘900, elegante e raffinata capitale dell’Impero Asburgico, alle soglie della fine di un’epoca che nessuno è in grado di presentire, tra persone e fatti reali e una vicenda immaginata. È la Vienna di Gustav Klimt nel cui studio sarà ritrovato il cadavere di una modella, quella da lui ritratta nel quadro dal titolo “Danae” del 1907.
L’autore ci accompagna alla scoperta dell’artista e del suo tempo, facendoci conoscere la cerchia di artisti, architetti e intellettuali del movimento della Secessione viennese, di cui Klimt fu il primo presidente nel 1897, e dei mecenati che lo sostennero.
Una immersione nel clima di estremo estetismo interessato alla creazione dell’opera d’arte totale, l’arte che fa tutt’uno con la vita quotidiana.
Una donna, Emilie Floge, compagna e musa di Klimt, è la vera protagonista del romanzo: donna emancipata, stilista, amore di una vita, presenza discreta e attenta a fianco di un uomo notissimo nella Vienna del tempo.
Inferno
Traversie ed enigmi dei dipinti realizzati da Gustav Klimt su commissione dell’Università di Vienna.
Una complessa e controversa vicenda artistica che impegnò il pittore per oltre dodici anni, nei quali si trovò, per l’iconografia da lui scelta, al centro di uno scandalo pubblico.
Il racconto descrive la genesi delle grandi tele e si snoda seguendone le tracce fino alla morte del loro autore, e oltre, fino all’avvento del nazismo. Il professor Koch, studioso d’arte e direttore del prestigioso museo viennese dell’Albertina, viene coinvolto dagli alti ufficiali nazisti come Göring e Goebbels, su mandato dello stesso Führer, in un piano di generale spoliazione delle opere d’arte appartenute alle ricche famiglie ebree. Sarà Emilie Flöge, che sopravvive a Klimt, a resistere tenacemente all’offensiva nazista e a quella violenta requisizione di opere dai musei statali e dalle collezioni private dei suoi più cari amici, mecenati di Klimt.
Secondo documenti ufficiali del tempo, i dipinti conservati al Castello di Immendorf furono, con esso, bruciati nel 1945 dai nazisti in fuga dall’Austria per l’avanzata dei russi. E proprio al castello avrebbero dovuto essere destinate quelle tele ma, a causa del cupo periodo, le ricerche non diedero luogo a indagini approfondite sulla effettiva verità da parte degli storici dell’arte, che accettarono, accontentandosi, quella unica versione ufficiale che fu fornita.
L’autore, unendo scrupolosamente fedeltà storica e respiro immaginario, si muove in questo rompicapo proponendo una versione alternativa ed entusiasmante: partendo dal vero mistero irrisolto, crea un romanzo giallo che tiene il lettore col fiato sospeso, invitandolo a risolvere l’enigma prima di giungere alla fine del libro.
Massimo Gianquitto
Nato a Milano nel 1965, è laureato in architettura presso il Politecnico di Milano. Si dedica allo studio e all’approfondimento di temi legati all’arte, design e architettura. Ha insegnato fino al 2022 Arte contemporanea all’Istituto Europeo di Design di Milano. In relazione alla sua attività di professore ha pubblicato in Cammino nell’Arte, dal 1750 ad oggi (2013), e ha ideato la collana Earth, dedicata all’Arte contemporanea. Dal 2019 ha dato avvio a progetti artistici come laboratori creativi tenuti presso le scuole superiori da artisti della Street Art, e avviato l’organizzazione di mostre in luoghi non convenzionali come fabbriche e uffici. Nel 2002 ha preso parte alla costituzione di Level Office Landscape, nuovo marchio nel settore dell’arredamento e del design per ufficio, settore questo in cui ha maturato una competenza internazionale, non smettendo mai di ricercare e immaginare i nuovi scenari del futuro.