Continua la rassegna del CAI a Brugherio

La serie di eventi per parlare di ambiente e in particolare di sviluppo e sfruttamento della montagna

"Il respiro della foresta"
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Dopo “Il racconto del vajont …. sessant’anni dopo”

la serie di eventi organizzati dalla sezione cittadina del Club Alpino Italiano per parlare di ambiente e in particolare di sviluppo e sfruttamento della montagna, tema caro a chi fa delle vette il proprio luogo del cuore continuna con “IL RESPIRO DELLA FORESTA” film di Jin Huaqing, visibile al Cineteatro San Giuseppe di Brugherio, in via Italia Lunedì 19 giugno alle ore 21:15.

Trama del film

“Il respiro della foresta”

Ambientato in Tibet, su un vasto altopiano innevato, dove sorge un monastero buddhista presso cui vivono 20.000 monache: circondate da una natura aspra, isolate dal mondo esterno e lontane dalle loro famiglie durante i 100 giorni più freddi dell’anno, queste donne offrono un assaggio della loro ricerca spirituale e della loro devozione religiosa, che le porta ad affrontare i grandi quesiti sull’esistenza umana, un maestoso documentario ambientato in un paesaggio proibitivo e meraviglioso, con immagini di enorme impatto visivo, e profondamente calato nel misticismo e nell’indagine filosofica e spirituale. Premiato per il Miglior Documentario al Golden Horse Film Festival e ricevuto il Premio Speciale della Giuria al Seattle International Film Festival.

Le riprese sono iniziate nel 2017 e terminate nel 2020.

Ingresso: 7 euro ridotto e 5 euro soci CAI

Il ricordo alla tragedia della diga del Gleno

Per ricordare la tragedia della diga del Gleno

Per ricordare invece la tragedia della diga del Gleno, in valle di Scalve, nella bergamasca, di cui quest’anno ricorre il centenario della disgrazia, martedì 27 giugno con inizio alle ore 21:00 presso il bar “Masnada”, all’interno di Parco Increa sarà possibile assistere allo spettacolo teatrale di Emanuele Turelli “GLENO, 1° DICEMBRE 1923 – NARRAZIONE CIVILE DI UN DISASTRO ANNUNCIATO”, che prende spunto da una inchiesta dello stesso Turelli pubblicata sul “Corriere della Sera” del 2003 e Premio della Giuria al concorso internazionale di giornalismo di montagna.

Lo spettacolo si sviluppa in un coinvolgente monologo che spiega i tratti salienti della vicenda, ed è impreziosito da una colonna sonora originale dal vivo e accattivante, e da sconvolgenti immagini e filmati dell’epoca.

Anche in questo caso l’ingresso è libero.