Cassina de’ Pecchi ricorda e commemora Mario D’Aleo

Domenica 25 giugno è stato inaugurato in via Carlo Alberto Dalla Chiesa il ceppo commemorativo alla memoria del Capitano Mario D'Aleo

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L’Amministrazione Comunale di Cassina de’ Pecchi ricorda e commemora il Capitano dei Carabinieri Mario D’Aleo, ucciso a Palermo nel 1983, con l’iniziativa “Mario D’Aleo. L’uomo. Il capitano. 1954-1983”.

Domenica 25 giugno si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del Giardino, con la posa di un cippo commemorativo in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, alla presenza del Sindaco Elisa Balconi e dell’Assessore all’Ambiente Fabio Varisco e con gli interventi delle Autorità e del Consigliere Regionale Riccardo Pase Vice Presidente Commissione Ambiente.

“Sacrificò la sua vita in difesa dello Stato e delle Istituzioni”

Mario D’Aleo nasce a Roma il 16 febbraio 1954 e muore a Palermo il 13 giugno 1983. Capitano Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria” con la seguente motivazione: «Comandante di Compagnia operante in zona ad alto indice di criminalità, nello svolgere intensa azione di contrasto alle minacciose organizzazioni mafiose, veniva trucidato in un proditorio agguato tesogli con efferata ferocia, sacrificando la sua giovane vita in difesa dello Stato e delle sue istituzioni».

Alla sua memoria è intitolata, dal 20 dicembre 2010, la Caserma dell’Arma sede del Comando Stazione Carabinieri di Roma Tor Vergata.

Mario D’Aleo

Il Capitano dei Carabinieri Mario D’Aleo, l’Appuntato Giuseppe Bommarito e il Carabiniere Pietro Morici persero la vita il 13 giugno 1983 a Palermo nell’agguato mafioso di Via Scobar. Il ventinovenne capitano, coadiuvato dai suoi uomini, conduceva indagini sul territorio, senza risparmiare nessuno, mettendo in pericolo la latitanza di boss del calibro di Riina e Brusca. Furono proprio queste le motivazioni che portarono cosa nostra a decretarne la condanna a morte. D’Aleo svolgeva la propria attività in zone difficili come quelle di San Giuseppe Jato, territorio di Brusca. Subentrato al capitano Basile, ucciso anche lui dalla mafia nel 1980, continuò l’attività da questi svolta insieme a Bommarito, altro eccellente carabiniere.

Il capitano Mario D’Aleo e i carabinieri Giuseppe Bommarito e Pietro Morici sono Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria.

Augusta Brambilla