Una targa in memoria di Guido Galli

Il Magistrato che ha pagato con la sua vita il fare semplicemente il suo lavoro

Targa Guido Galli
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La posa della targa in memoria di Guido Galli si terrà sabato 22 aprile alle ore 10.30 nellasala consiliare del Comune di Brugherio, per l’occasione alla cerimonia saranno presenti i figli di Guido Galli, e questo renderà il momento ancora più intenso. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

La posa della targa

E’ a Guido Galli che è intitolata da ben 43 anni la sala consiliare del Comune di Brugherio, una intitolazione che fino ad oggi non è mai stata ricordata e resa visibile. Per questo l’Amministrazione Comunale ha preso la decisione di colmare questa mancanza con una cerimonia proprio in sala consiliare con la posa di una targa che renderà visibile questo omaggio ad un uomo che ha pagato con la sua vita il fare semplicemente il suo dovere.

La storia di Guido Galli

Guido Galli, nato a Bergamo il 28 giugno 1939 e ucciso da Prima Linea, un’organizzazione armata di estrema sinistra Italiana di stampo comunista, il 19 marzo 1980 all’Università Statale di Milano, oltre a essere un ottimo magistrato, Galli coltiva la passione per lo studio e l’insegnamento, occupandosi in particolare del processo penale e di politica criminale. Abilitato alla libera docenza nel 1969, insegna Procedura penale e poi Antropologia criminale all’Università di Modena; nel 1976 diventa Professore incaricato di Criminologia alla Facoltà di Giurisprudenza della Statale di Milano. Nel 1974 è nominato membro della Commissione ministeriale per la riforma del Codice di procedura penale, presieduta da Giandomenico Pisapia e Giovanni Conso. Nel frattempo lascia la Procura, assumendo prima le funzioni di Giudice presso la terza sezione penale e poi quelle di Giudice Istruttore. E proprio da Giudice istruttore penale del Tribunale di Milano, venne ucciso, nel pomeriggio del 19 marzo 1980, al termine di una lezione che, quale docente di criminologia, aveva tenuto presso l’Università Statale di Milano. A colpirlo a morte, con colpi di pistola sparati alla schiena, fu un commando di “Prima Linea” appostatosi davanti all’aula magna dell’Università. Il Dott. Galli aveva disposto il rinvio a giudizio di numerosi esponenti di spicco di “Prima Linea”, a seguito della prima maxi inchiesta sul terrorismo iniziata nel settembre 1978.