Le parole sono importanti, hanno un significato e vanno usate con cura.
Alice Ravanelli, autrice del libro “QUELLE PAROLE” e pedagogista, ha provato ad usarne alcune per raccontare il disturbo dello spettro autistico, all’interno della recente pubblicazione presentata sabato 15 aprile a Cassina De’ Pecchi.
«Da quando sono entrata nel Molino di Cassina de’ Pecchi -ha raccontato sui social l’autrice- è stato un susseguirsi di emozioni. Ho assaporato l’antichità e la storia di quel luogo conosciuto ai miei genitori. Poco dopo è stato un flusso di persone che sono che hanno stretto la mia mano, o mi hanno abbracciata o mi hanno salutata»
Durante l’evento, era presente anche Stefania Binni, una delle ragazze dello SFA della cooperativa sociale “Il Germoglio“, servizio dedicato alla formazione e all’autonomia delle persone disabili per cui l’autrice del libro ha collaborato prestando attività di volontariato prima di dedicarsi alla scrittura. Proprio Stefania ha dato avvio all’evento leggendo di fronte al pubblico presente in sala alcuni brani estratti dal «Sapere che proprio lei, con il suo vissuto – ha sottolineato Alice Ravanelli– stava dando voce alle mie parole, è stato travolgente».
Alice Ravanelli
Consulente pedagogica di professione, da più di quindici anni lavora con le persone autistiche. Durante gli studi in scienze dell’educazione e in consulenza pedagogica per la disabilità e la marginalità, ha iniziato a lavorare sia come educatrice scolastica che come educatrice professionale in centri diurni o servizi per formazione all’ autonomia per persone disabili o autistiche. Nella sua professione, ha potuto occuparsi anche del coordinamento di alcuni servizi per l’autismo in ottica sportiva, ludica, sanitaria ed educativa, come la Cooperativa Sociale “Il Germoglio“.
La Cooperativa Sociale
Il Germoglio
opera dal 1996 sul territorio di Cassina de’ Pecchi. Gestisce servizi educativi rivolti a persone adulte con disabilità lieve e medio-grave, attuando azioni concrete di promozione dell’inclusione sociale al fine di costruire il loro ruolo di “cittadini attivi”, partendo dal proprio territorio di appartenenza.
“QUELLE PAROLE”
Il libro, di Alice Ravanelli, si suddivide in sei racconti di genitori che hanno figli autistici di diverse età e che si sono sentiti pronti a condividere la loro storia facendola fluire all’interno di questo libro, ma anche di professionisti alle prese con la comunicazione di una nuova esistenza, ancora sconosciuta, eppure molto determinante. “Quelle parole”, il titolo che l’autrice dà al libro conferisce il significato della presa di conoscenza della diagnosi di autismo, facendo del fantasma un corpo animato di un futuro sconosciuto. Quelle parole non saranno dimenticate mai più, è proprio questo il concetto della pubblicazione di Alice Ravanelli. Un libro che ci insegna l’importanza di ogni singola parola, e che a tal proposito, evidenzia la necessità di trovarne sempre di nuove e diverse dal solo protocollo.