Si chiude, nella mattinata del 12 aprile, con l’inaugurazione dei nuovi ascensori alle stazioni della Metropolitana della Martesana, un lungo e travagliato percorso iniziato ben 7 anni fa.
Con l’adesione al Bando Periferie nel maggio 2016, la Città Metropolitana di Milano si è assicurata 40 milioni di euro per gli interventi compresi all’interno di progetti di Welfare metropolitano e rigenerazione urbana in oltre 30 comuni dell’area.
Nuovi ascensori sulla linea MM2
Il progetto ha previsto la rimozione delle barriere architettoniche e la riqualificazione delle stazioni della metropolitana M2 sull’asta Adda Martesana di Bussero, Cassina de’Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola e Vimodrone. Il 10 febbraio sono entrati in funzione gli ascensori, con la redazione di Fuoridalcomune.it che ha potuto documentare i primi utilizzi in compagnia del Sindaco di Bussero Massimo Vadori.
Oggi, 12 aprile, nelle stazioni di Gessate e Vimodrone si è tenuta l’inaugurazione ufficiale, con tanto di taglio del nastro, dei nuovi ascensori e delle nuove rampe.
Gessate
Presso la stazione del capolinea della Metropolitana Linea Verde 2 a Gessate, l’inaugurazione ha visto la Sindaca Lucia Mantegazza, accompagnata dall’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano Arianna Censi, all’Assessore alla Sicurezza Urbana Amos Valvassori, all’Assessore ai Lavori Pubblici e Viabilità Sandro Cristina Reggiani, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune Cristian Gatti e il Direttore Costruzioni e Armamento di ATM Leonardo Messineo.
«Le infrastrutture inaugurate, 4 ascensori e i servizi igienici, rientrano nel progetto di Città Metropolitana che ha aderito al Bando Periferie nel 2016 -ha dichiarato la Sindaca di Gessate Lucia Mantegazza– In particolare, il lavoro iniziale con il quale era stato coinvolto Gessate era per l’abbattimento delle barriere architettoniche degli ascensori. Nel 2020 il progetto si era ampliato, grazie alla perseveranza dell’Assessore Valvassori, con l’abbattimento delle barriere architettoniche anche per l’accesso ai servizi. Un intervento di fondamentale importanza se si pensa che, fino a poco tempo fa, molti cittadini non potevano accedere alla stazione della Metropolitana. Inoltre, il capolinea della M2 è una fermata particolarmente utilizzata con un bacino di utenza che arriva da tutta l’Adda Martesana, la Brianza, la Bassa bergamasca».
«E’ la porta di accesso alla città –ha concluso la Sindaca– E’ stato importante l’abbattimento delle barriere architettoniche per dare a tutti, disabili mamme con bambini cittadini con ridotta capacità motoria, l’opportunità di prendere i mezzi pubblici. E’ evidente che per la nostra Amministrazione è fondamentale l’abbattimento delle barriere: all’inizio del nostro mandato abbiamo fatto la stessa operazione sui marciapiedi, abbattendo ben oltre 50 passaggi. Le cose da fare sono sicuramente ancora tante, ma sono certa che con la collaborazione attiva e propositiva di tutti gli attori riusciremo a migliorare ancora di più il Capolinea. Un ringraziamento per la collaborazione a Città Metropolitana, ATM e Comune di Milano».
Vimodrone
Per la città di Vimodrone, sono stati ideati vari progetti di riqualificazione, tra cui quelli di ammodernamento e di eliminazione delle barriere architettoniche presso la stazione della MM2 Vimodrone.
Il Sindaco Dario Veneroni, insieme alla presenza della Consigliera Delegata alla Mobilità di Città Metropolitana di Milano Beatrice Uguccioni, dell’Assessora alla Mobilità del Comune di Milano Arianna Censi e del Direttore Costruzioni e Armamento di ATM Leonardo Messineo, ha tagliato il nastro del nuovo ascensore.
«Possiamo oggi vantare di avere una stazione della metropolitana priva di barriere architettoniche, per permettere ai cittadini con difficoltà motorie di raggiungere la stazione in completa autonomia -commenta il Sindaco di Vimodrone Dario Veneroni– Nel 2023 è fondamentale che tutti possano raggiungere comodamente e in maniera indipendente la stazione della metropolitana, per favorire la mobilità sostenibile e raggiungere con il minimo impatto ambientale posti come il luogo di lavoro, l’ospedale oppure la propria abitazione».