Dare supporto ed orientare le neo famiglie nel difficile percorso che va dal concepimento ai primi due anni di vita del bambino, questo l’obiettivo di “1000: i primi mille giorni” un nuovo servizio promosso dal Comune di Melzo attraverso il Progetto Itinera.
Da oggi sarà attivo un numero whatsapp dedicato – 320.437.5996 – per accompagnare le famiglie nei 5 passi del percorso riconoscendo due momenti clou: prima della nascita (quali visite? cosa preparare? quali documenti?) e dopo la nascita (quali visite? quali documenti? quali servizi?). Saranno in distribuzione in città opuscoli con tutte le info utili.
L’idea nasce dalla collaborazione partecipata di diversi attori strategici presenti nel territorio che da tempo lavorano in ottica di rete per elaborare risposte capaci di rispondere ai bisogni espressi dalla popolazione. Al gruppo di lavoro, coordinato dai ruoli in capo alle Unità di Offerta Minori e Famiglia e Progetto Itinera del Settore Servizi alla Persona del Comune di Melzo, hanno aderito CAV Centro di Aiuto alla Vita, Fondazione Tuendelee, Consultorio Familiare Decanale “Fondazione Martini” di Melzo, Consultorio Familiare Melzo dell’ASST Melegnano e Martesana.
“Con grande soddisfazione proponiamo alla cittadinanza, in particolare alle neo-mamme, un servizio di prossimità durante uno dei periodi più delicati della vita: quando si diventa genitori. I primi 1000 giorni, dal concepimento ai primi due anni di vita del bambino, potranno così essere vissuti in modo più sereno, più “leggero”, perché mamma e papà potranno sentirsi supportati da operatori competenti in diversi ambiti. Un servizio che il Comune di Melzo potrà offrire grazie alla fondamentale collaborazione con enti e associazioni che da anni lavorano sul territorio attraverso la messa in rete di competenze in un’ottica di reale sinergia ed evitando inutili frammentazioni tra servizi” – spiega Francesca Moratti, Assessora ai Servizi alla persona.
Il punto di partenza
il Gruppo di lavoro ha avviato nell’aprile 2022 una indagine dedicata alla fascia 0-6 finalizzata alla costruzione di un’offerta “per e con le famiglie” in grado di promuovere risposte innovative e flessibili, ripensare tempi e modalità dei servizi presenti sul territorio, rispondere con maggiore efficacia alle esigenze espresse dalla comunità.
Sono state coinvolte 87 famiglie, diversi soggetti dell’ambito sanitario (reparto ostetricia, ginecologia, pediatria dell’Ospedale S. Maria delle Stelle; il Consultorio familiare; il Consultorio decanale; alcuni pediatri) e soggetti della comunità considerati strategici (nidi comunale e privati; Cav, Caritas,Tuendelee).
I risultati
Dall’indagine emerge un territorio ricco di esperienze, di risorse, di servizi, con tanti cittadini che” lavorano” per e con la comunità.Emerge al contempo, da più parti, la mancanza di un fil rouge, di una connessione, che porta con sé il rischio di una FRAMMENTAZIONE dei servizi, degli interventi e delle possibilità offerti. Sembra mancare la conoscenza, anche da parte degli “operatori” di ciò che il territorio offre in termini di servizi/opportunità per le famiglie con un bimbo 0-3 anni, e ancor di più per i PRIMI 1000 giorni di vita di una famiglia. Il nuovo nato rappresenta una “prima volta” che cambia l’equilibrio esistente, richiede dei nuovi passi, delle nuove competenze, porta con sé nuove domande, nuove esigenze, nuove criticità da gestire e, dunque, necessità di nuove/diverse risposte o aiuto nel cercarle. Spaesamento è uno dei termini maggiormente utilizzato dagli intervistati che dimostra la necessità di mettere in campo azioni, attivare procedure, dare risposte a necessità, dare punti di riferimento certi. Anche dagli operatori sanitari emerge la mancanza di un “luogo”, di uno “spazio” di progettazione condivisa inter-servizi, in cui potersi anticipare modi di intervenire nel supporto alle famiglie di nuova costituzione.
Il progetto
La lettura dei dati raccolti attraverso l’indagine ha evidenziato la necessità di implementare collaborazioni e creare una reale connessione tra tutti coloro che a vario titolo si occupano di questo evento biografico e di questo target. Fondamentale il percorso partecipato attivato attraverso lo Staff di Comunità, strategia elettiva da anni proposta dai Servizi alla Persona Comunali che consente la ricomposizione di una lettura univoca circa le esigenze della comunità e la pianificazione di risposte condivise contrastando la deriva di possibili frammentazioni tra servizi/offerte.
L’idea forte alla base del progetto “1000: i primi mille giorni” è garantire prossimità e orientamento alle famiglie, attraverso un reale aiuto ai genitori nella consapevolezza che genitori non si nasce, si diventa.