A Melzo la presentazione di “Cuore di donna”

Venerdì 13 gennaio alle 21 a Teatro Trivulzio con l’autrice Carla Maria Russo

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Il Teatro Trivulzio di Melzo ospita venerdì 13 gennaio alle 21 l’incontro con la scrittrice Carla Maria Russo che presenta il suo ultimo romanzo “Cuore di donna” (Piemme 2022), coordina l’incontro Antonella Bonamici. L’evento, organizzato dall’Università del Tempo Libero di Melzo, ha il patrocinio dell’Amministrazione comunale.

La storia incontra la scrittura

Carla Maria Russo, laurea in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Milano, insegnante di latino e storia nutre una forte passione per la ricerca storica.
«Questa passione l’ho sempre avuta -ha esordito Carla Maria Russo- l’idea di scrivere invece non mi aveva mai sfiorato. Dall’età di sei anni, sono sempre stata (e resto) una forte lettrice. Tuttavia, dopo essere riuscita a condurre una ricerca storica molto approfondita su un argomento che mi appassionava da lungo tempo mi sono imbattuta in storie bellissime, del tutto escluse dai percorsi tradizionali della storiografia, delle quali volevo assolutamente tenere traccia –ha spiegato Carla Maria RussoRaccontarle, in forma di romanzo, mi è venuto del tutto spontaneo, naturale, e ho così scoperto che la capacità di scrivere un romanzo, un genere letterario che ha delle sue caratteristiche strutturali e narrative molto precise, era già dentro di me, depositatovi dagli innumerevoli romanzi che avevo letto nella mia vita. In questo modo sono nati i miei due primi romanzi: “La Sposa Normanna” e “Il Cavaliere del Giglio”».

Pubblicazioni

Oltre alle numerose pubblicazioni ricordiamo, solo per citarne alcune, “L’amante del Doge (2006), “La bastarda degli Sforza” con il suo seguito “I Giorni dell’amore e della guerra” (2015). Ha partecipato a diversi concorsi letterari e con il romanzo “La sposa normanna” (Piemme) vince il premio “Città di Cuneo”, con “Lola nascerà a diciott’anni” il premio Fenice-Europa e con “La regina irriverente” (2012) è finalista al premio Acqui Terme.
«Tutte le mie opere mi hanno dato forti emozioni, mentre li scrivevo, perché io prediligo storie intense, molto forti sul piano emotivo -ha dichiarato Carla Maria RussoQuindi li sento tutti “miei”, tutti mi rappresentano, tutti mi hanno emozionato e arricchito, anche se, magari, in forme e modi diversi. Anche i premi letterari sono tutti graditi, sebbene quello più ambito e gratificante sia rappresentato dai giudizi che mi inviano le mie lettrici e i miei lettori».
Nel 2017 pubblica “Le Nemiche”, che ha per protagoniste Isabella d’Este e Lucrezia Borgia, e nel 2018 “L’acquaiola”, candidato al premio Strega e vincitore dei premi letterari Pavoncella e Viadana. Nel 2019 pubblica “Una storia privata. La saga dei Morando” e nel 2021 il romanzo storico “I venturieri. La travolgente ascesa degli Sforza”.
«Non ho un periodo storico che prediligo perché a me non interessa la Storia in sé (la Grande Storia, quella con la S maiuscola) ma le storie private e personali dei miei protagonisti, le loro emozioni, sentimenti, passioni, idee – ha commentato Carla Maria RussoNé mi interessa raccontare la biografia dei miei protagonisti ma il modo in cui hanno affrontato particolari circostanze della loro esistenza».

“Cuore di donna”

L’ultimo romanzo è ispirato ad una vicenda vera: la prima donna detenuta nel carcere di Sing Sing, Maria Inez Cortese, e la prima donna, Anne Bennett, che entra in tribunale in qualità di avvocato. Siamo nella Little Italy a New York nel 1895.
«Questa storia l’ho scoperta molti anni or sono leggendo il saggio di Idanna Pucci “La Signora di Sing Sing” e l’ho trovata interessante perché mi offriva lo spunto per costruire una storia di riscatto e di forte coraggio, che aveva per protagoniste un gruppo di donne sensibili, illuminate e ciascuna coraggiosa a modo suo – ha concluso Carla Maria RussoLa storia conteneva anche una forte componente “gialla”, ovvero di thriller, giacché ruotava intorno a un crimine di cui è accusata una delle due protagoniste e dunque, manovrata nel giusto modo, mi permetteva di condurre una narrazione ricca di suspence, con un susseguirsi di forti emozioni e momenti di alta tensione. Inoltre mi consentiva di affrontare, attraverso la ricostruzione storica di quell’epoca, temi sensibili e molto attuali (come sempre faccio nei miei romanzi) quali il ruolo della donna nella nostra società, le sue lotte per riscattarsi dall’oppressione, che è sempre stata molto forte anche nelle società occidentali, e il suo faticoso cammino verso la conquista dei propri diritti».
E la ricerca storica continua. In un futuro che è ancora tutto da raccontare.

Info utili

 

 

Augusta Brambilla