L’Amministrazione comunale di Gorgonzola ha comunicato che il Presidio Socio Sanitario Territoriale Serbelloni è diventato Casa della Comunità. L’inaugurazione si è tenuta il 21 dicembre alla presenza del Direttore generale della ASST Melegnano Martesana Francesco Laurelli, del Direttore generale welfare Giovanni Pavesi, del sindaco di Gorgonzola Angelo Stucchi, della prima cittadina di Cassina De’ Pecchi Elisa Balconi, del consigliere Marco Vergani in rappresentanza del sindaco Massimo Vadori per il Comune di Bussero.
“Sanità pubblica per servizi alla portata di tutti”
La storia dell’Ospitale gorgonzolese ha inizio per volontà testamentaria del Duca Gian Galeazzo Serbelloni e i lavori hanno inizio sotto l’egida di sua figlia, la marchesa Luigia, e poterono avvalersi oltre che del cospicuo Legato Pio Serbelloni, anche della donazione dell’Opera Pia Gagnola, altra famiglia che aveva lasciato sostanziosi fondi per questa realizzazione.
«Inauguriamo un luogo che ha già attivi tanti servizi, penso alla neuropsichiatria, al CAL per la dialisi, al Consultorio, a cui si aggiungono infermieri di famiglia e comunità e il punto unico di accesso per potenziare la parte ambulatoriale –ha spiegato Francesco Laurelli–Grazie ai fondi del PNRR con Regione ci siamo dati l’obiettivo di operare un intervento strutturale molto radicale per dare agli spazi una funzionalità che si era persa negli anni con interventi non organici. Gorgonzola continuerà ad essere un punto di riferimento di un territorio densamente popolato con un grande bacino d’utenza come quello dell’Alta Martesana con percorsi di presa in carico, più agevoli, rispetto agli attuali».
Il progetto dell’ospedale fu affidato all’architetto milanese Giacomo Muraglia e la struttura aprì i battenti, in modo stabile, il 22 maggio 1862.
«Questa è una delle belle notizie del Natale –ha affermato il Sindaco Angelo Stucchi– perché questo ospedale che è stato costruito per essere innovativo vuole continuare a esserlo all’interno del processo di rinnovamento della sanità lombarda. Siamo in una Casa della Comunità che già operae offre servizi e dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo e possiamo condividere. Abbiamo bisogno di sanità pubblica per offrire servizi alla portata di tutti –ha concluso Angelo Stucchi– Stiamo vedendo come la crisi energetica stia impoverendo la popolazione ed è sempre più importante preservare il diritto alla tutela della salute indipendentemente dal livello di reddito».
«Il passare da Presidio Socio-Sanitario a Casa della Comunità –ha dichiarato Giovanni Pavesi– non significa dequalificare una struttura ma farla evolvere per garantire una buona sanità. Sul territorio servono presidi che facciano filtro all’accesso ospedaliero da dedicare a patologie importanti, emergenziali e specialistiche ma che rappresentinoanche il primo riferimento della popolazione di un territorio. Da questo punto di vista Gorgonzola è un esempio straordinario di struttura che offre servizi che vanno incontro alle esigenze di cronici e fragili. Dietro al progetto di Casa di Comunità c’è il forte patto con le Amministrazioni locali perché non si tratta solo di ambiti sanitari ma di integrazione con i servizi sociali».
L’avvio dei cantieri è previsto nella primavera del 2023 con interventi strutturali sui primi due piani «Si creerà qualche disservizio -ha concluso Giovanni Pavesi– ma è doveroso rinnovare la struttura esistente con ambienti accoglienti e funzionali per rispetto nei confronti di cittadini e personale medico e infermieristico».
Augusta Brambilla