A Segrate Mattia Borsotti presenta il suo nuovo libro “Come d’autunno”

L’appuntamento è per domenica 30 ottobre alle 17 al Baraonda

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Mattia Borsotti

, segratese, ha appena pubblicato il suo nuovo libro “Come d’autunno” che sarà presentato domenica 30 ottobre alle 17 al C.S.A Baraonda di Segrate. Un’opera che, attraverso la ricerca storica, ha portato alla scoperta dei nomi di trentatré giovani segratesi, morti o dispersi in battaglia nella Prima Guerra Mondiale del 1915-1918.

“Nel ricordo, una grande emozione”

Mattia Borsotti, classe 1991, laureato in Ingegneria aerospaziale, è uno dei collaboratori del Giornale di Segrate. Nel 2021 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “Anatomia di un amore: il mio diario poetico” (ne avevamo parlato QUI). “Come d’Autunno” è stato un lavoro meticoloso che lo ha visto impegnato, nell’Archivio di Stato di Milano e nell’Archivio comunale, nella consultazione di documenti e di reperti per la ricerca di concittadini deceduti o dispersi nella Grande Guerra.

«Questo libro è nato dalla mia partecipazione, come inviato per il Giornale di Segrate e dell’allora Segrate Oggi, alle varie commemorazioni, dove, parlando con alcune persone, ho saputo che mancavano dei nomi dei cittadini segratesi scomparsi nella Grande Guerra – ha dichiarato Mattia Borsotti – Ho iniziato le mie ricerche e ho scoperto che non erano solo alcuni ma addirittura trentatré. Ho approfondito e, alla luce delle nuove informazioni, è stata rifatta la lapide, al Cimitero, che è stata posata il 4 novembre 2018 nel centenario dalla fine della Prima Guerra Mondiale».

“Come d’Autunno” prende spunto dalla ricerca sui nomi dei segratesi uccisi e individua nella guerra e nella disciplina militare e di fabbrica gli elementi peculiari caratterizzanti dei regimi totalitari del ‘900 e, in particolare, quello italiano.

«Il libro analizza la vita dei soldati semplici: narra di come furono costretti a vivere e a morire milioni di soldati e di come la Grande Guerra fu per la società un punto di svolta e di non ritorno – ha spiegato Mattia Borsotti – E’ stato un lavoro lungo e faticoso che, però, mi ha regalato tante fortissime emozioni; quando iniziai la ricerca mi appassionai a questi ragazzi e, per un certo periodo, diventò una ragione di vita cercare informazioni, collegare, scoprire. L’emozione, in certi momenti, è stata totalizzante; ho sentito molta comunanza, fratellanza e vicinanza verso questi giovani innocenti ma ho provato anche tanta rabbia. Mi piacerebbe che le persone lo leggessero – ha concluso l’autore – e spero che qualcun altro si appassioni alla storia di questi ragazzi».

All’interno del libro è riportata una tabella riassuntiva con tutte le informazioni raccolte e, inoltre, online sono disponibili tutti i documenti reperiti che sono liberamente scaricabili e consultabili. La documentazione completa è stata messa a disposizione dall’autore su Internet.

Augusta Brambilla