Si è tenuta sabato 22 ottobre nella Sala Conferenze della Biblioteca di Brugherio la presentazione del libro “Ogni strada è bella” (ed.Kairós) di Fulvio Bella con le fotografie di Sara Gambazza e la copertina di Elio Nava. Presenti Fulvio Bella, Sara Gambazza, Elio Nava, Filippo Magni direttore di Noi Brugherio e Paolo Polvara dell’Associazione culturale Kairós.
“Ho unito due passioni: la poesia e il cammino”
“Ogni strada è bella” contiene tutte le vie cittadine che Fulvio Bella ha percorso, dall’inizio alla fine, e che le ha raccontate. Ci sono le strade più illustri, quelle importanti dal punto di vista storico, ci sono le ville, le chiese e i monumenti ma anche quelle più piccole, magari sconosciute ai più, i palazzi popolari e le villette.
Fulvio Bella, milanese di nascita e brugherese di adozione, oltre ad essere stato assessore alla Pubblica Istruzione, alla Comunicazione e allo Sport e vicesindaco dal 1995 al 1999 coltiva, tra i suoi interessi la passione per la poesia e per il cammino.
«Io, per conto mio e per puro divertimento, avevo già fatto tutte le vie e prendendo annotazioni mi sembrava che ci fosse del materiale per una rubrica sul nostro quotidiano locale e la mia proposta fatta a Filippo Magni è stata accettata – ha dichiarato Fulvio Bella -. Per un anno e mezzo, da aprile 2019 a novembre 2021, ho ripercorso a piedi tutte le vie cittadine e, grazie anche a coloro che mi hanno raccontato aneddoti o episodi di storia della via, ho potuto dare vita alla rubrica prima e alla stesura del libro poi – ha spiegato Fulvio Bella – La mia via del cuore è Santa Caterina, dove sono nato e dove ho vissuto con la mia famiglia. Tutte le vie che ho percorso hanno suscitato emozioni e ricordi uniti alla ricerca della bellezza anche dove, magari, non siamo riusciti ancora a vederla».
Sara Gambazza, parmense di nascita e brugherese di adozione, è un’artista a tutto tondo. Scenografa, costumista, decoratrice e restauratrice. La passione per la fotografia si affaccia agli albori della giovinezza, vissuta tra il Brasile e l’Italia, e non l’abbandonerà mai più.
«Fulvio mi ha sempre anticipato i suoi scritti riguardo la via da fotografare, in modo da fornirmi spunti e riferimenti che potessero essere fonte di ispirazione – ha spiegato Sara Gambazza – Ogni via ha richiesto più scatti ed anche più sopralluoghi; bisogna scegliere il giusto momento della giornata in modo che la luce sia favorevole e la via non risulti troppo in ombra o viceversa troppo esposta, che non piova, che non ci siano troppe macchine parcheggiate (alle volte è stato impossibile evitarlo), che non sia il giorno o l’orario di raccolta dei rifiuti, che i l traffico non sia particolarmente intenso, insomma tutte variabili che vanno verificate di volta in volta – e ha concluso Sara Gambazza -. Un lavoro impegnativo ma piacevole e stimolante, un modo inaspettato di prendere possesso ancora di più di questa cittadina che da 32 anni è diventata la mia. Fulvio decisamente più in forma di me ha percorso tutte le vie a piedi, io quasi sempre in bicicletta. La scelta delle foto è stata poi fatta dell’editore».
Augusta Brambilla