L’Amministrazione comunale di Segrate ha comunicato che una sede distaccata dell’Accademia delle Belle Arti di Brera sarà ospitata alla Cascina Ovi. L’inaugurazione è prevista per il mese di ottobre per una progettualità che farà di Cascina Ovi un polo culturale e luogo di incontro per tutti.
«Il sogno di ospitare l’Accademia Delle Belle Arti Di Brera è realtà. Ci sono i forni, da poco installati, e ci sono le prime opere fatte a Segrate: vasi, brocche ed oggetti in ceramica. – ha dichiarato il sindaco Paolo Micheli – Gli anni del Covid e i lavori di restauro di Cascina Ovi hanno rallentato l’avvio dei percorsi di studi dell’università che ha scelto la nostra città come sede distaccata, ma finalmente ci siamo. Con la professoressa Cristina Camino abbiamo visitato le sale che verranno utilizzate dagli studenti e dalle studentesse dell’Accademia per i laboratori di Tecniche della Ceramica e di Tecniche di Fonderia. Ma che ospiteranno anche seminari, eventi ed esposizioni. La collaborazione artistica e culturale che avvieremo con questa prestigiosa realtà conosciuta e apprezzata in tutto il mondo sarà a 360° e coinvolgerà le realtà del territorio. A partire dalla nostra Biblioteca che, proprio a Cascina Ovi, aprirà a breve uno spazio su due piani dedicato anche ai più piccoli, all’interno di un edificio mai utilizzato prima che restituiamo ai segratesi. La Cascina Ovi – ha concluso – sarà un polo culturale di altissimo livello, dove si incontreranno e faranno cultura generazioni di nostri giovani».
L’Accademia
L’Accademia di Belle Arti di Brera è un ateneo pubblico, fondato nel 1776 da Maria Teresa d’Austria con lo scopo di «sottrarre l’insegnamento delle belle arti ad artigiani e artisti privati, per sottoporlo alla pubblica sorveglianza e al pubblico giudizio». Il progetto dell’imperatrice prevedeva la creazione di un centro culturale gravitante attorno al secentesco Palazzo di Brera, divenuto di proprietà pubblica nel 1773, comprendente, oltre all’Accademia, l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Osservatorio astronomico e l’Orto botanico. I lavori vennero affidati all’architetto Giuseppe Piermarini, che ottenne, nello stesso anno, la prima cattedra di Architettura dell’Accademia.
Augusta Brambilla