La Biblioteca Comunale di Carugate, in collaborazione con Librerie Coop, ha organizzato la presentazione del romanzo Al di qua del fiume- Il sogno della famiglia Crespi (Casa Editrice Nord) di Alessandra Selmi, scrittrice, titolare dell’agenzia letteraria “Lorem ipsum” e insegnante di scrittura editoriale nei master dell’Università Cattolica.
L’appuntamento è fissato per sabato 1° ottobre alle 17 presso il Nuovo Auditorium Comunale alla presenza dell’autrice e con gli interventi di Nadia Mangili guida turistica e Silvia Calvi giornalista e moderatrice.
La storia di una famiglia
Cristoforo Benigno Crespi è stato un imprenditore italiano nel settore tessile. Figlio di Maria Provasoli ed Antonio Benigno “Toni Tengitt” Crespi, discendente di una famiglia di imprenditori tessili di Busto Arsizio. Aiutato dal padre, convertì tre diverse strutture site in tre comuni distinti, dando vita agli opifici di Vaprio d’Adda (1864), Vigevano (1867) e Ghemme (1869). Nel febbraio 1877 ottenne l’autorizzazione ad utilizzare una derivazione d’acqua dal fiume Adda di cui intendeva servirsi come forza motrice per una filatura, tra i comuni di Capriate e Canonica d’Adda e l’anno seguente fondò lo stabilimento ed un villaggio operaio, che nel complesso prese il nome di Crespi d’Adda, introducendo i più moderni sistemi di filatura dell’epoca. Nel 1904 riuscì finalmente a costruire la centrale idroelettrica di Trezzo sull’Adda, dopo molti tentativi, con relative proposte al comune respinte. Era un grande appassionato d’arte e raccolse una delle più apprezzate e ricche collezioni di quadri, tra i quali dipinti di Tiziano, Canaletto e Rubens. Sposò Pia Travelli ed ebbe quattro figli: Silvio, Daniele, Bice e Maria. Muore nel 1920 e viene sepolto nel cimitero di Crespi d’Adda.
Il libro
“Al di qua del fiume” di Alessandra Selmi è il racconto appassionato dell’intreccio di destini tra imprenditori visionari e coraggiosi e famiglie operaie: speranze, drammi, vendette e amori in un grandioso ed emozionante affresco storico. Sfondo alle vicende è il villaggio operaio di Crespi d’Adda che Cristoforo Benigno Crespi ha voluto per le maestranze operanti nel settore tessile cotoniero e che era dotato di opificio, chiesa, ospedale, cooperativa, case operarie, case di impiegati e capireparto, case del medico e del parroco, case dei dirigenti, Cascina Magna, bagni pubblici, scuola, lavatoio, campo sportivo e linee di trasporto. Nel 1995 è stato annoverato tra i patrimoni dell’umanità dall’UNESCO quale villaggio operaio meglio conservato dell’Europa meridionale.
Augusta Brambilla