Si terrà a Melzo sabato 10 settembre alle 16 presso lo Spazio Artistico “El Gufo” l’inaugurazione della mostra La gentillesse des fleurs della pittrice melzese Lorena Motta. Un percorso espositivo tra le differenti varietà di fiori e le diverse sfumature dei colori che sono un omaggio alla gentilezza e alla natura.
Dipingere emozioni
Lorena Motta ha la passione pura per la pittura dell’autodidatta che, nel tempo, ha coltivato e che ha affinato attraverso tecnica e disegno.
«La passione per la pittura mi accompagna da sempre – ha dichiarato Lorena Motta -. È nata sui banchi della scuola dell’infanzia tra le scatolette che diventavano magiche per me, piene di matite colorate che ancora sentivano del profumo del legno. Mi sentivo trasportata in un mondo pieno di coinvolgente fascino dove potevo creare ed essere protagonista. Mi piaceva disegnare e colorare. Così è successo anche alle scuole elementari e medie. Mi piacevano molto le ore dedicate a quest’arte e quando l’insegnante mi faceva capire che il mio disegno le piaceva, mi sentivo soddisfatta e contenta perché nel lavoro fatto c’erano dentro le mie emozioni».
La mostra “la gentillesse des fleurs” raccoglie una trentina, o forse più di opere che sono state realizzate in questi mesi estivi.
«C’era nell’aria, “ispirazione” e quindi dovevo fare. Devo ringraziare la mia famiglia che mi ha alleggerito di alcuni impegni per dedicarmi maggiormente alla pittura – ha spiegato Lorena Motta -. La scelta del titolo nasce dall’idea che mi accarezzava di presentare dipinti sui fiori; mi è sembrato bello che, per la musicalità dell’accento, delle parole, (la lingua francese è piacevole da ascoltare, trasmette armonia) perché Parigi è comunque romantica, un fiore è pure romantico, è un dono gentile della natura. È raccontare con il colore e la forma la gentilezza, parola che può risultare oggi quasi desueta e sembra appartenere ad altri tempi mentre è un valore e rappresenta soprattutto in questo Tempo difficile un modo di essere, la condizione per relazionarci con gli altri e stare insieme. Almeno questo è quanto richiama in me».
I dipinti sono stati realizzati con diverse tecniche tra le quali e, solo per citarne alcune, l’acrilico e l’acquerello.
«Ad essere sincera prediligo l’acquerello per la freschezza, la luminosità e la trasparenza dei colori: piccole pennellate, pigmenti e acqua, il risultato è imprevedibile e inaspettato. Ma non è sempre scontato – ha commentato Lorena Motta -. In questi dipinti ho utilizzato l’acrilico, la tecnica mista, i gessetti. Mi piace provare. C’è sempre di mezzo una ricerca nell’uso dei materiali, dei colori e delle tecniche».
Lorena Motta fa parte, da diversi anni, del G.A.M. Gruppo Artistico Melzese e ha partecipato a diverse collettive di pittura e alcune personali sul territorio.
«Con il Gruppo Artistico Melzese è stare con… essere con… vivere i tempi dell’arte collettivamente, in particolare, quando si rende possibile esporre in una personale è “mettersi in gioco” – ha concluso Lorena Motta -. L’intento dell’esposizione è quello di riuscire a trasmettere attraverso le pennellate di colore quella parte di natura, siano essi i cieli, i fiori, il mare, i monti, un’alba chiara, un tramonto e rasserenare la mente e il cuore di chi osserva e, contemporaneamente, farne un gesto di gratitudine verso la fantasia del creato e del creatore. Nei tempi difficili che abbiamo affrontato avere occhi allenati a cogliere la bellezza, il profumo e le sfumature dei dipinti è anche desiderio di rinascita, è aprire finestre sul mondo che ancora profuma di buono mentre la vita scorre, è accorgersi che c’è ancora del bello intorno a noi. Scriveva Van Gogh: “Voglio fare dei quadri che arrivino al cuore della gente”. In un certo senso è un desiderio. Chissà, questo giardino susciterà emozioni nel cuore di chi li guarda? Certo è che finché mi sarà possibile dipingerò sulla carta e sulla tela le mie emozioni».
Augusta Brambilla