Nel mese di agosto Fuori dal Comune propone un ciclo di quattro puntate dedicato alla Rubrica “Letture sotto l’ombrellone” con una ricca scelta di libri da leggere al mare, in montagna, al lago, in campagna o nel giardino di casa.
Francesca Magni esplora con maestria le note più recondite dei legami familiari, anche e soprattutto nel momento della malattia del padre, mentre Laura Veroni ci introduce al noir attraverso le indagini del magistrato Elena Macchi.
Non so la notte – Una figlia, un padre, dalla fine all’inizio di Francesca Magni (Bompiani Editore)
La stesura di questo memoire avviene nei mesi della pandemia da Covid-19 in cui le vite di tutti noi sono state stravolte da un evento importante che le ha cambiate radicalmente e profondamente. Francesca Magni ripercorre a ritroso la vita di suo padre, un tempo medico e uomo creativo e bizzarro, mentre, ora malato, dal corpo ancora integro ma con la mente che sta piano piano svanendo in un presente oramai lontanissimo. Uno sguardo intimistico su quel “tornare bambini” di coloro che ci hanno messi al mondo e, nello stesso, la consapevolezza di non avere le forze per assisterli in un momento così delicato. Un racconto che porta con sé gioia e dolore, angoscia e speranza e che ci insegna che “non possiamo essere niente, se prima non abbiamo certezza di essere figli”.
Nata a Pavia, classe 1970, Francesca Magni ha iniziato l’attività giornalistica nel 1994 all’interno della redazione di Grazia, per poi passare nel 1995 a Donna Moderna dove si è occupata per 18 anni principalmente di attualità e cultura. Appassionata di arredo, architettura e design, è anche direttore di CasaFacile. Il suo primo romanzo d’esordio Il bambino che disegnava parole è la narrazione della sua storia di mamma e del figlio dislessico.
La morte ti presenta il conto di Laura Veroni (Fratelli Frilli Editore)
La nuova indagine del magistrato Elena Macchi è ambientata nell’estate del 2019 quando viene ritrovato il cadavere di Enea Maggi, titolare insieme al fratello Amedeo, di una ditta che fabbrica macchinari per la lavorazione della gomma, mutilato dalla donna delle pulizie. Il P.M. Elena Macchi viene chiamata sul luogo del delitto. Le indagini hanno inizio. Anche in questo quinto episodio che la vede protagonista, il magistrato Macchi è affiancata dal sostituto commissario Antonio Pozzi e dal commissario capo Auteri della questura di Varese. Il misterioso assassino colpisce di nuovo, rendendo ancor più intricata la matassa. La seconda vittima, infatti, il commercialista Renato Balivo, pare non avere nulla in comune con la prima e le indagini si fanno sempre più complesse. A queste si intrecciano le vicende della vita personale del magistrato, focalizzata intorno alle figure di un compagno e di due genitori anziani, di cui la madre gravemente malata. La storia si svolge tra Varese San Bernardino e Milano.
Laura Veroni, varesina, classe 1963, ha esordito come scrittrice di racconti gialli, vincendo il premio di migliore scrittura femminile nel concorso Giallo Stresa 2013 con il racconto “La Chiesa”. Ha pubblicato diversi romanzi noir tra i quali e, solo per citarne alcuni, “Varese, non aver paura” Fratelli Frilli Editori (Menzione Giallo Garda 4^ edizione) 2017, Il passato non muore, Fratelli Frilli Editori 2019, “Thanatos, pulsione di morte” Amazon 2020, “Il mostro del Verbano” Morellini Editore 2020. Grazie ai suoi racconti ha vinto i premi: Cartoline di Natale 2013, Premio Europa 2018, concorso Beggi 2020, Giallo Trasimeno 2021.
Augusta Brambilla