Recupero delle aree dismesse e valorizzazione del territorio già urbanizzato; creazione di nuovi servizi, soprattutto nelle zone più periferiche, frazione di Sant’Agata su tutte; risoluzione di una delle criticità storiche che affliggono Cassina de’ Pecchi, ovvero il traffico nelle ore di punta. Queste sono solo una parte delle linee di indirizzo di “Cassina 2030“, nome dato alla variante al PGT, che la Giunta Balconi ha mostrato alla cittadinanza nel corso delle due assemblee pubbliche.
Un iter iniziato tre anni fa
Era il mese di settembre 2019 quando, con una delibera di Giunta, è stato dato avvio al procedimento di variante generale al PGT. Poi, il covid e quasi due anni di stop. Fino ad arrivare a dicembre 2021, mese in cui, con una nuova delibera di avvio del procedimento, sono iniziati i 60 gg. per raccogliere le proposte spontanee della cittadinanza. Ne sono arrivate venti, la maggior parte delle quali riguarda la variazione di destinazione d’uso dei terreni.
Un progetto che ha come visione il 2030, da qui il nome di Cassina 2030, il cui iter ancora in fase conoscitiva e di indirizzo, non verrà approvato prima del mese di settembre 2023, sette/otto mesi prima delle prossime elezioni. «Ci criticano perchè, dopo tre anni, cioè oltre la metà del mandato – ha dichiaro il Sindaco Elisa Balconi – ci imbarchiamo in un progetto così grosso. Abbiamo avuto due anni di pandemia; non appena è stato possibile, abbiamo ripreso da dove eravamo rimasti, perchè sono mutate le esigenze del territorio e noi crediamo fortemente nella necessità di adeguare lo strumento urbanistico coinvolgendo soprattutto la cittadinanza».
Non è esattamente dello stesso avviso Sandro Medei, Consigliere di minoranza di Comitato Civico Cassina, secondo il quale «nel 2021, il gruppo di lavoro si è riunito sette volte e i contenuti discussi in queste riunioni sono stati pubblicamente classificati “riservati, essendo tematiche che riguardano scelte tecniche e politiche”. Non credo, pertanto, che non ci sia almeno una bozza pronta, credo piuttosto che, se non è stato ancora approvato il progetto, è perchè ci sono delle divergenze interne alla maggioranza, oppure, lo vorranno utlizzare per la campagna elettorale».
L’intervento del PIM
L’estensore della variante generale al PGT è il PIM, un’associazione volontaria di enti locali che svolge attività di supporto operativo e tecnico-scientifico nei confronti della Città metropolitana di Milano, del Comune di Milano e degli altri Comuni associati, tra cui anche Cassina de’ Pecchi, esperta di piani di governo del territorio.
«Abbiamo scelto il PIM – ha continuato la Balconi – proprio perchè è un ente pubblico e, quindi, a nostro avviso, sinonimo di garanzia per i cittadini di Cassina de’ Pecchi. Si occupa principalmente di programmazione urbanistica sovracomunale e questo è in linea con la nostra visione di riqualificazione del territorio, che non può non tener conto delle aree a noi circostanti. Un gruppo di esperti altamente qualificati, che ringrazio pubblicamente per il lavoro svolto».
Un progetto per la prossima Amministrazione
Cassina 2030
è, senza dubbio, un progetto ambizioso, ancora in fase embrionale, che necessiterà di qualche anno prima di venir totalmente realizzato. Oltre alle linee già descritte, sulla carta, ci sono la riqualificazione delle scuole, il problema del centro tennis da risolvere, quello dell’ ATR2, il recupero di Cascina Bindellera, nonchè la nuova sede municipale. «Siamo consapevoli del fatto – ha concluso il Sindaco – che stiamo gettando le basi per un lavoro che porterà avanti, per forza di cose, l’Amministrazione che verrà scelta dai cittadini nel 2024»