Chiesa chiusa a Cernusco: il giallo del cartello rimosso

Atti vandalici sì? No? Forse. Dietro front della parrocchia San Giuseppe Lavoratore, che prima espone un cartello avvisando i fedeli della necessità di chiudere nelle ore pomeridiane la chiesa. Poi lo rimuove, sostenendo che non c'è stato alcun atto vandalico.

cartello atti vandalici
Cartello esposto fuori dalla chiesa San Giuseppe Lavoratore
categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

E’ perplessità quella che gira attorno alla vicenda del cartello esposto fuori dalla chiesa di San Giuseppe Lavoratore. Eh sì, perchè prima sono stati allertati i fedeli che, a causa di atti vandalici compiuti da una banda di ragazzi, il luogo di culto sarebbe rimasto chiuso nelle ore pomeridiane. Poi, il dietrofront.

La vicenda

«In seguito a ripetuti atti di vandalismo da parte di un gruppo di ragazzi, la chiesa per tutto il periodo estivo resterà aperta solo il mattino». Così, recitava il cartello esposto fuori dalla parrocchia di p.zza Ghezzi, a Cernusco, qualche giorno fa. Ma nulla di più si è saputo nelle ore successive sulla  vicenda, tranne che la banda di ragazzi che avrebbe commesso questi atti non fosse neanche residente in paese.

Fino ad oggi. Ovvero, fino a quando la notizia è apparsa sui social -e non solo- con tanto di spiegazione del parroco, monsignor Luciano Capra, il quale specificava che un gruppetto di ragazzini era entrato nell’oratorio Paolo VI, provocando danneggiamenti e imbrattamenti, nonchè di dichiarazione del sindaco Ermanno Zacchetti che, dopo aver parlato col parroco, ha specificato come non ci fossero in corso denunce di atti di vandalismo e che si trattava di una misura preventiva.

Il dietrofront

Come ormai accade molto spesso nell’era dei social e nel mondo dell’informazione digitale, la notizia è diventata virale. Ciò che accade meno spesso, invece, è che ci sia un dietrofront clamoroso, in cui, il cartello viene rimosso e, sempre via social, si informano i cittadini che “ultimamente non è avvenuto alcun atto vandalico” e che “non essendoci alcuna funzione nel pomeriggio, le porte sono state chiuse a scopo precauzionale. Il cartello è stato rimosso”. Firmato Don Luciano e la Diaconia Comunità Pastorale Famiglia di Nazaret.

Ricapitolando

La parrocchia annuncia con un cartello che, a causa di atti vandalici, la chiesa rimarrà chiusa nelle ore pomeridiane.

La notizia viene resa pubblica sui media.

Qualche ora dopo, il cartello viene rimosso e si fa sapere che, in realtà, non c’è stato alcun atto vandalico.

Come si suol dire, i conti non tornano.