A Gorgonzola l’evento “Incontro con Sequeri su Charles de Foucauld”

Giovedì 30 giugno alle 21  nel giardino della Chiesa Parrocchiale

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La Comunità Pastorale “Madonna dell’Aiuto” di Gorgonzola in collaborazione con il Comune, la Biblioteca civica “Franco Galato”, la Libreria Martesana e la Libreria del Naviglio hanno dato vita all’iniziativa “Incontro con Pierangelo Sequeri su Charles de Foucauld”.

L’appuntamento è per giovedì 30 giugno alle 21 nel giardino della Chiesa Parrocchiale con Pierangelo Sequeri e con l’introduzione  di Paolo Rezzonico, preside del liceo Montini e docente in Facoltà Teologica.

“Il nuovo Santo, cercatore di Dio e fratello di tutti”

Charles Eugène de Foucauld, in religione fratel Carlo di Gesù, nasce a Strasburgo il 15 settembre 1858 e muore a Tamanrasset il 1º dicembre 1916. E’ stato un religioso francese, esploratore del deserto del Sahara, studioso della lingua e della cultura dei Tuareg. Il 13 novembre 2005 è stato proclamato beato da papa Benedetto XVI e il 15 maggio 2022 è stato canonizzato da papa Francesco.

Pierangelo Sequeri presenta la nuova edizione riveduta e aumentata di “Charles de Foucauld- Il Vangelo viene da Nazareth” Vita e Pensiero (Grani di senape).

«Charles de Foucauld– scrive Pierangelo Sequeri- mi appare come uno dei profeti dell’esilio meno chiassosi e più incisivi che siano stati destinati da Dio alla nostra contemporaneità ecclesiale».

«Che cosa suscita l’interesse, se non la passione, di un teologo raffinato come Sequeri verso la figura di un monaco che ha speso la sua vita tra i Tuareg del deserto algerino in un nascondimento che si è spinto fino all’inutilità di una morte violenta e casuale?– si legge nella nota di presentazione dell’evento- La vita di fratel Carlo ha infatti evidenziato in maniera nitida lo splendore del mistero di Nazaret. L’esistenza nascosta che Gesù vi passò per trent’anni, prima del suo ministero pubblico, ha una densità e un significato pregnantissimo: la radicale condivisione della condizione umana nella sua feriale ordinarietà da parte di Dio. Essa già da sola è vangelo, buona notizia. E contiene in nuce la croce, con la sua gloria. Di questa stoffa era fatto lo stare affabile di fratel Carlo tra i più dimenticati e lontani. E tale ha da essere lo stile della Chiesa (che lo ha riconosciuto come beato) nel deserto di questo tempo».

La serata di giovedì 30 giugno si terrà, in caso di maltempo, nella Chiesa Parrocchiale.

 

Augusta Brambilla