Ricorre quest’anno il trentesimo anniversario delle stragi di Via Capaci e via D’Amelio avvenute, rispettivamente il 23 maggio e il 19 luglio, a Palermo. Eventi e iniziative sul territorio hanno l’obiettivo di non dimenticare e di ricordare alle future generazioni l’impegno e la dedizione contro la lotta alla mafia di uomini e donne dello Stato.
Inzago
L’Amministrazione comunale di Inzago, con il contributo della Proloco e della Rete Antimafie Martesana, ha organizzato per il 6 maggio alle 21 presso l’Auditorium del Centro De Andréuna serata in cui interverranno Alessandro Buccinnà Alessandro Consigliere comunale, Samuele Motta della Rete Antimafie Martesana, ricercatore CROSS-Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano e Ciro Dovizio Dottorato di ricerca in Studi sulla Criminalità Organizzata, ricercatore CROSS-Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano.
L’ingresso è libero, l’accesso è consentito secondo le normative sanitarie vigenti.
Pioltello
“Legalmente 2022” è l’appuntamento con la rassegna anti-mafia dell’Amministrazione comunale che si terrà venerdì 6 maggio alle 20.30 presso la Sala Consiliare alla presenza di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo. L’evento è organizzato in collaborazione con Rete Antimafie Martesana e Libera, con il patrocinio di Avviso Pubblico e la partecipazione dell’associazione Fermata Giovani Artisti e del Gruppo Scout di Pioltello 1.
Ad aprire l’evento sarà il reading teatrale “17 anni storia di due ragazze che… tanto la mafia non esiste” a cura dell’Associazione filodrammatica Teatro Mailò, per la regia di Maria Cutugno.
Promuovere la cultura della legalità
La strage di Capaci è stato un attentato di stampo terroristico – mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi Capaci, per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Gli attentatori fecero esplodere un tratto dell’autostrada A29 mentre vi transitava sopra il corteo della scorta con a bordo il giudice, la moglie e gli agenti di Polizia, sistemati in tre Fiat Croma blindate. Oltre al giudice, morirono la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.
La strage di via D’Amelio è stato un attentato di stampo terroristico – mafioso avvenuto domenica 19 luglio 1992, all’altezza del numero civico 21 di via Mariano D’Amelio a Palermo. Persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo, che al momento dell’esplosione stava parcheggiando una delle auto della scorta.
Augusta Brambilla
