La Biblioteca Civica di Cassano d’Adda ospita la serata di presentazione del libro “Tu le crome, io i pollastri” dedicata alla vita della soprana cassanese Teresina Brambilla Ponchielli.
L’appuntamento si terrà venerdì 27 maggio alle 21 con la partecipazione dell’autore Angelo Cernuschi e con l’esecuzione musicale di “La danza delle ore” dalla Gioconda, alcune arie tratte dai “Promessi Sposi” e “La Gioconda” di Andrea Ponchielli a cura del Maestro Giancarlo Colleoni e del soprano Marina Daga Scali.
Un talento cassanese
Teresina Brambilla Ponchielli è stata un soprano che ha cantato nei principali teatri d’opera d’Europa durante la sua carriera artistica che è durata 25 anni. È particolarmente conosciuta al grande pubblico per le sue interpretazioni dei ruoli principali nelle opere di Amilcare Ponchielli che sposò nel 1874. Nasce a Cassano d’Adda il 15 aprile 1845 da una famiglia con forti tradizioni musicali, era nipote delle cinque sorelle Brambilla, tre delle quali, Marietta, Teresa e Giuseppina, ebbero importati carriere. Fece il suo debutto nel ruolo di Adalgisa nella Norma nel 1869 con la compagnia d’opera italiana a Odessa. Tornata in Italia si esibì nei maggiori teatri di Milano, Ancona, Torino e Roma, riscuotendo grande successo. Il 5 dicembre 1872 interpretò il ruolo di Lucia Mondella nella prima della nuova elaborazione dell’opera “I promessi sposi” di Amilcare Ponchielli. L’opera inaugurò il Teatro “Dal Verme” di Milano e si rivelò il primo grande successo di Ponchielli e una svolta per la sua carriera di compositore.
Sposò Amilcare Ponchielli il 16 maggio 1874, divenendo “interprete ideale” di tutte le sue opere, in special modo della Gioconda che cantò per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano l’8 aprile 1876. Sempre di Ponchielli fu la prima interprete di “Lina (rifacimento di La Savoiarda)” al Teatro dal Verme di Milano nel 1877 e dell’opera “Luce “di Stefano Gobatti al Teatro Comunale di Bologna nel 1875.
Aveva una voce decisamente lirica e molto adatta al nuovo repertorio verista che stava piano piano producendosi in quegli anni e, proprio per questo, è stata un’ottima protagonista nell’”Aida “di Giuseppe Verdi, Elena nel “Mefistofele” di Arrigo Boito, Elsa nel “Lohengrin” di Richard Wagner e interprete di opere wagneriane al Comunale di Bologna.
Nel 1889, tre anni dopo la morte del marito, decise di ritirarsi dalle scene e divenne insegnante di canto per numerosi anni presso il conservatorio di Ginevra. Al suo rientro in Italia, insegnò canto fino al 1911 al Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro. Muore a Vercelli nel 1921.
Augusta Brambilla