A Groppello d’Adda l’evento “Il Martesana ancora navigabile”

L’8 maggio la presentazione del libro “Le conche. La navigabilità dei Navigli lombardi”

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L’associazione Riaprire i Navigli e il Centro culturale Rudun di Groppello d’Adda presentano l’evento “Il Martesana ancora navigabile”. L’appuntamento è fissato per domenica 8 maggio alle 17 al Lavatoio del Rudun in occasione della presentazione del libro “Le conche. Per la navigabilità dei Navigli lombardi”.

Il Naviglio Martesana: una storia lombarda

Il Naviglio della Martesana o Naviglio Piccolo è uno dei navigli milanesi che collega Milano con il fiume Adda, dal quale riceve le acque a Concesa poco a valle di Trezzo sull’Adda. Ebbe il nome Martesana, per il contado che avrebbe attraversato, da Francesco Sforza nel 1457, ancor prima che incominciassero nel 1460 i lavori per costruirlo. Il Naviglio della Martesana, situato a sud del Canale Villoresi, è un canale ora non più navigabile largo dai 9 ai 18 metri, profondo da 0,5 a 1 metro e lungo 38,7 km e di cui alcuni coperti.

Nel suo percorso attraversa i territori dei comuni di Trezzo sull’Adda, Vaprio d’Adda, Cassano d’Adda, Inzago, Bellinzago Lombardo, Gessate, Gorgonzola, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Vimodrone e Cologno Monzese.

Dalla fine del 1500 iniziò per il Naviglio della Martesana un periodo di grande attività che durò fino a tutta la seconda metà dell’Ottocento e che ebbe il suo culmine dopo l’apertura del Naviglio di Paderno nel 1777. A Milano giungevano derrate alimentari fresche frutta, verdure, bestiame da macello, formaggi, foraggi e paglia, vino, granaglie frumento, orzo, miglio e mais, la cui coltivazione era stata introdotta nel ducato nel 1519, materiali da costruzione e laterizi, calce, sabbia, manufatti, utensili vari, sedie e mobili. Dalla città partivano filati e stoffe e i manufatti delle numerosissime botteghe artigiane di ogni genere. Nel 1958 il Naviglio della Martesana fu declassato da via di trasporto a canale irriguo e scomparvero così anche gli ultimi barconi che portavano sabbia da Vimodrone a Milano e il naviglio fu abbandonato a sè stesso, fatta eccezione per la pulizia delle prese d’acqua. Fu negli anni Ottanta che si affermò il concetto del bene ambientale da salvaguardare e da rivalutare.

Domenica 8 maggio parteciperanno all’iniziativa “Il Martesana ancora navigabile” Mario Motta, presidente del Centro culturale Rudun, Roberto Biscardini presidente dell’associazione Riaprire i Navigli, Edo Bricchetti storico, Cristian Bonomi referente scientifico dell’Ecomuseo Adda di Leonardo  e Antonio Capece, assessore del Comune di Cassano d’Adda.

 

Augusta Brambilla