Una mattinata emozionante, ricca di spunti e in cui la solidarietà ha regnato sovrana. A Vimodrone infatti, come avevamo raccontato qui, si è svolto nella mattinata di sabato 5 febbraio davanti al Municipio un momento di unione tra cittadinanza, associazioni e amministrazione.
Veneroni: «In queste ore drammatiche vogliamo ribadire il nostro no a ogni genere conflitto e crediamo con forza che prevalgano il buon senso e la pace»
Sono 85 gli ucraini che fanno parte della cittadinanza vimodronese. «Essere presenti qui significa rispondere come comunità alla guerra. Un incubo a cui nessuno di noi avrebbe voluto assistere-ha dichiarato il Sindaco dopo essere stato introdotto da Mattia Peduzzi, consigliere comunale delegato alla pace e alla cooperazione-non possiamo rimanere in silenzio e come comunità vimodronese condanniamo la condotta russa che sta colpendo uomini, donne e bambini innocenti».
Dopo il discorso del Sindaco hanno preso la parola alcuni cittadini ucraini che vivono a Vimodrone, cui ringraziamenti sono stati rivolti a tutti coloro che stanno dimostrando loro vicinanza e sostegno.
Flashmob: contro il rumore della guerra il rumore della gioventù
Un’idea realizzata dall’Istituto Comprensivo Statale di Vimodrone che con il loro rumore hanno voluto contrastare rumori ben più terrificanti: quelli delle bombe e degli attentati che nelle ultime settimane hanno avuto luogo quotidianamente sul territorio ucraino.
Si è così dimostrata la vicinanza la popolo ucraino anche qui, una vicinanza sincera, emozionante, caparbia nelle intenzioni.