Si è svolta giovedì 17 marzo la cerimonia per la consegna del Gelso d’Oro, l’onorificenza che il Comune di Cernusco sul Naviglio assegna ogni anno ai cittadini più meritevoli. Sono Mario Manzoni (partigiano) Sergio Pozzi (testimone della storia cittadina), Fabrizio Gatti (giornalista) e Franco Bonini (medico di base) i premiati di questa quindicesima edizione.
Con questo primo evento ha preso il via la Fiera di San Giuseppe, che nei prossimi giorni prevede un fitto calendario di appuntamenti e iniziative (a questo link è possibile consultare il programma).
I premiati
Durante la cerimonia, che si è svolta come da tradizione presso La Casa delle Arti, il Sindaco Ermanno Zacchetti ha rimarcato l’importanza che eventi di questo genere hanno nella vita cittadina «I riconoscimenti di questa sera […] attraversando un tratto molto lungo della storia – dalla resistenza al nazifascismo ai nostri giorni – e incrociando le storie concrete delle persone che ne hanno fatto parte, provando a renderle migliori, aggiungono quattro tasselli significativi al nostro sentirci cernuschesi, consegnandoci ulteriori spunti e riflessioni per interpretare e attraversare anche questo tempo, prendendo a livello personale e comunitario le decisioni più giuste».
Conferito a Mario Manzoni il Gelso d’Oro, «perché ultimo rappresentante in vita della lotta partigiana nella nostra città – si legge nelle motivazioni dell’Amministrazione – appartiene ad una generazione che ha combattuto in maniera attiva l’oppressione nazi-fascista consegnandoci un’Italia libera e democratica e gestendo la liberazione della nostra città in maniera non cruenta. È stato costante protagonista della vita di Cernusco sul Naviglio nel dopoguerra, dando disponibilità di tempo e valorizzando le proprie peculiarità nell’associazionismo locale, sempre in contatto con le nuove generazioni per la salvaguardia della memoria delle radici più profonde della nostra vita democratica».
A Sergio Pozzi, l’onorificenza è stata consegnata in quanto «testimone attento alle vicende della nostra città ed in particolare della lunga storia degli oratori di Cernusco sul Naviglio, conservate in modo impeccabile attraverso un archivio di materiale iconografico e documentale pluridecennale che costituisce un pilastro della memoria storica della nostra comunità, unito ad un impegno civile costantemente teso alla difesa dei beni comuni».
Fabrizio Gatti, giornalista e scrittore, ha ottenuto il premio con questa motivazione «per essersi distinto a livello nazionale nel giornalismo investigativo di inchiesta, nella cronaca, nella scrittura di romanzi giornalistici di tiratura internazionale ed essere diventato un punto di riferimento per tutti i dibattiti scientifici e giornalistici nel terribile periodo della pandemia. Sempre attivo con la propria famiglia nella partecipazione concreta alla vita e alle attività della nostra città».
Infine, la targa è stata consegnata anche a Franco Bonini «per aver svolto con grande professionalità per tanti anni il suo compito di medico di base a Cernusco sul Naviglio, con immensa passione rivolta costantemente all’aiuto degli altri, alla comprensione, al completo rispetto del paziente e delle sue necessità. Colpito dal Covid nella sua fase più cruenta, non appena ha potuto, con immensi sforzi, ha ripreso la propria attività, con assoluto altruismo e umiltà».
Un pensiero sempre rivolto all’Ucraina
Il sindaco inoltre, ha voluto anche ricordare l’impegno della città di Cernusco nell’offrire aiuti e solidarietà al popolo ucraino, durante una guerra «a cui guardiamo con con angoscia, senza tentennamenti dalla parte della pace e con tutti i gesti concreti che stiamo mettendo in campo, personalmente e come comunità, per essere al fianco delle persone in fuga dalla guerra». A questo link è possibile trovare le informazioni riguardo tutte le iniziative di solidarietà attive a Cernusco e in Martesana.«Come fu per quell’ultima tappa del Giro d’Italia che nell’ottobre 2020 attraversò la nostra città e ci regalò una domenica di orgoglio e coraggio per affrontarne le chiusure che ci aspettavano di lì a poco – ha aggiunto Zacchetti -, così possa esserlo questo lungo weekend di storia cernuschese, di appartenenza e di relazioni in questo nuovo drammatico momento storico che stiamo vivendo».