A Melzo il 20 marzo inaugurato il monumento in memoria delle vittime del Covid-19

La cerimonia si è svolta in seguito alla Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19

giornata coronavirus
Immagine dell'inaugurazione del cippo commemorativo del 2022
categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Si è svolta domenica 20 marzo la cerimonia di inaugurazione del Cippo commemorativo in memoria delle vittime del Covid-19 presso il Parco “Cristina Belgioioso” di Melzo.

Un gesto concreto deciso dall’Amministrazione comunale con l’intento di ricordare e onorare tutte le persone che hanno perso la vita a causa della malattia da Coronavirus durante il periodo della pandemia.

Insieme nel ricordo di chi non c’è più

L’iniziativa del Comune si colloca nell’ambito della ricorrenza del 18 marzo in cui si celebra la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus”, istituita formalmente il 17 marzo 2021. In tutti i luoghi pubblici e privati è stato osservato un minuto di silenzio dedicato alle vittime dell’epidemia e gli edifici pubblici hanno esposto le bandiere a mezz’asta. La data scelta è stata identificata nello stesso giorno del 2020 in cui i mezzi pesanti dell’Esercito Italiano contribuirono alla rimozione delle centinaia di bare depositate presso il cimitero monumentale di Bergamo, la cui colonna di mezzi suscitò molta impressione nell’opinione pubblica in piena prima ondata del coronavirus.

Domenica 20 marzo alle 11.30 alla cerimonia erano presenti il sindaco Antonio Fusè, le autorità cittadine, le Forze dell’ordine, la Protezione Civile, le numerose associazioni sia di volontariato che combattentistiche che si sono distinte in questi due anni di lotta al Coronavirus e un gruppo di cittadini ucraini residenti intorno ai quali tutti partecipanti si sono stretti in un abbraccio virtuale.

«Abbiamo ricordato i concittadini che non hanno vinto la loro battaglia contro il Covid-19 – ha dichiarato il sindaco Antonio Fusè -. Vorrei anche sottolineare come, nonostante due anni di pandemia che hanno cambiato il mondo, gli uomini di potere non abbiano ancora compreso il grande valore della pace e della solidarietà».

Augusta Brambilla