A Gessate si è svolta sabato 5 e domenica 6 marzo nei locali della Villa Daccò la mostra “Arredo Urbano” organizzata e curata dal Gruppo Fotografico Il Gelso con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. L’esposizione di fotografie originali dei soci, scattate in diversi luoghi dell’Italia e del mondo, ha come obiettivo quello di abbellire, con alcune delle immagini ingrandite, le nicchie di alcune vie del paese.
Una città più bella grazie alla fotografia
La mostra ha visto l’esposizione di 41 scatti, realizzate dai soci, e i visitatori hanno potuto esprimere, attraverso un sondaggio, le loro preferenze.
«Il Gelso continua, anche per il 2022, a svolgere le proprie attività artistiche e fotografiche offrendo a Gessate e ai gessatesi, una serie di proposte – ha dichiarato il presidente Daniele Rubini – Abbiamo iniziato il progetto “Arredo Urbano” con lo scopo di abbellire la nostra città con alcune gigantografie da installare sulle finestre cieche in alcune vie. La prima è stata installata sulla facciata del palazzo Comunale. Poi procederemo alla realizzazione di due murales artistici. Il tutto è possibile grazie alla sensibilità dell’Amministrazione e alla concessione dei permessi necessari da parte dei proprietari».
La mostra ha visto la partecipazione di centodue visitatori e l’immagine che ha ricevuto il maggior numero di like è stata la numero 7, realizzata da Walter Mapelli. In contemporanea, nella Sala Caminetto è stato proiettato un filmato riepilogativo delle fotografie esposte.
«La mostra si è conclusa il 6 marzo con una grande partecipazione di visitatori che ha qualificato e appagato i nostri sforzi per la realizzazione– ha concluso Daniele Rubini– La fotografia che ha riscosso il maggior numero di consensi verrà installata nei prossimi mesi, unitamente a quattro gigantografie nelle strade del paese. L’evento sarà pubblicizzato sulle nostre pagine Facebook».
La prima fotografia, ingigantita è già stata installata sulla facciata del Palazzo Comunale ed è l’opera di Enzo Leoni, studiata e valutata insieme agli altri fotografi del Gelso. È stato scelto un vecchio cortile con l’intento di valorizzare qualcosa che è ancora visibile della Gessate di un tempo.
Augusta Brambilla