Liscate commemora la “Giornata Europea dei Giusti”

Il 6 marzo alle 21 l’evento “Il cuore pensante della baracca” all’Auditorium Etty Hillesum

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L’Amministrazione comunale di Liscate celebra la “Giornata Europea dei Giusti” con l’iniziativa “Il cuore pensante della baracca” che si terrà domenica 6 marzo alle 21.00 presso l’Auditorium Etty Hillesum, con il contributo di Fondazione Comunità Milano. Lo spettacolo musicale è eseguito dalla Martesana InCanto Ensemble, coro polifonico e strumentale, diretto da Alessandra Lazzerini.

Ricordare e celebrare

La Giornata europea dei Giusti è una festività proclamata nel 2012 dal Parlamento Europeo  per commemorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi. Estende il concetto di Giusto elaborato da Yad Vashem a tutti i genocidi e i totalitarismi grazie all’impegno di Moshe Bejski. 

Viene celebrata ogni anno il 6 marzo, anniversario della morte di Moshe Bejski, che ha istituito il Giardino dei Giusti di Gerusalemme per rendere omaggio a coloro che hanno aiutato gli ebrei durante l’Olocausto. Il 30 gennaio 2014 è stata presentata alla Camera dei deputati la proposta di legge per l’istituzione di una Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità. L’obiettivo era quello di recepire, anche nell’ordinamento italiano, la Giornata europea dei Giusti del 6 marzo. Calendarizzata nel 2016, Il 7dicembre 2017 è diventata solennità civile italiana.

L’Auditorium Etty Hillesum accoglie l’evento “Il cuore pensante della baracca” eseguito dalla Martesana InCanto Ensemble diretto da Alessandra Lazzerini. Verranno eseguite le musiche di Bruno Belli, direttore artistico e organista di Martesana InCanto Ensemble, di Johann Sebastian Bach, Franz Joseph Haydn, Giuseppe Tartini e Domenico Zipoli.  La lettura dei testi di alcuni importanti autori tra i quali, solo per citarne alcuni, Primo Levi, Simone Weill, Padre David Maria Turoldo e Maria Luisa Spaziani è di Chiara Gaballo e Luca Valeri.

L’accesso è consentito con il Green Pass Rafforzato e la mascherina Ffp2.

Augusta Brambilla