È in occasione della Giornata della Memoria che i ragazzi della cooperativa sociale hanno scritto a Liliana Segre, testimone vivente delle violenze contro gli ebrei durante la Seconda Guerra mondiale e Senatrice a vita. Segre ha risposto loro ringraziandoli e complimentandosi per il loro impegno nel mantenere viva la memoria.
Una riflessione che parte da una discriminazione per raccoglierle tutte
È intorno a parole dai grandi significati che i ragazzi hanno portato le loro riflessioni; discriminazione, emarginazione, indifferenza, umanità, inclusione, libertà, memoria, responsabilità, sono solo alcuni dei concetti davanti ai quali i ragazzi hanno potuto esprimere la loro opinione. L’esperienza è stata poi raccontata in una lettera alla Senatrice Segre:
«Riconosciamo nel suo impegno costante di testimone degli orrori della Shoah un esempio da seguire per poter creare una società inclusiva capace di saper tenere insieme e far dialogare tra loro le differenze che caratterizzano ogni individuo» hanno scritto i ragazzi.
La risposta della Segre alle «sentinelle della memoria»
Come l’anno passato, Segre ha risposto subito hai ragazzi, congratulandosi per il lavoro svolto. La Senatrice ha scritto: «Complimenti. Le parole che ci stanno a cuore : esclusione , diversità , discriminazione sono la materia prima su cui lavora la commissione che presiedo. Un lavoro che deriva direttamente dall’articolo 3 della Costituzione. Con quella Carta siamo entrati nell’età dei diritti. Amatela e praticatela , perché è Lei lo “scudo stellare” contro la barbarie.Buon lavoro a voi cari ragazzi, buona memoria a tutti».