È un fatto: tra dicembre e gennaio a Cologno verranno eseguiti 60 sfratti; sono solo i primi il che rende l’attuale situazione una vera e propria emergenza abitativa. Mentre in Consiglio comunale l’opposizione ha chiesto chiarimenti e soluzioni, la maggioranza non ha rilasciato dichiarazioni.
Arosio: «Una seduta svilente»
È durante il Consiglio comunale di lunedì 29 novembre, in cui è stata approvata la Previsione di Bilancio e l’aggiornamento del Dup 2022/2024, che l’opposizione ha ripresentato il problema degli sfratti a Cologno Monzese.
189 gli alloggi di proprietà comunale (170 pubblici, 9 abitativi sociali), di cui 31 vuoti (8 da ristrutturare). Il Capogruppo Arosio aveva presentato un’interpellanza urgente a novembre, in cui veniva proposta la partecipazione al bando “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale e pubblica”. Era ormai troppo tardi però, perché la finestra di possibilità di partecipazione al bando si sarebbe chiusa solo dopo un mese. Ipotesi scartata quindi, ma come gestire ora gli sfratti?
Anche il Pd in acceso dissenso contro il silenzio dell’Amministrazione
Anche Cocciro (Pd) ha criticato il comportamento dell’attuale amministrazione che ha bocciato tutti gli emendamenti dell’opposizione. Tra questi, uno del Pd era dedicato proprio all istituzione di un bando finalizzato al reperimento sul libero mercato di appartamenti affittati dal comune in locazione temporanea da destinare a nuclei famigliari in stato di emergenza abitativa. Sui volantini del Pd primeggia ora un “Vergogna”, contro l’atteggiamento in Giunta rispetto agli emendamenti.
Gli uffici stanno lavorando a una riqualificazione degli appartamenti di proprietà comunale, ma diventa sempre più concreta l’ipotesi di una manifestazione davanti a Villa Casati
Il Sindaco Angelo Rocchi aveva spiegato come gli uffici tecnici del Comune stanno lavorando a un progetto per un’efficace riqualificazione di alcuni appartamenti in via Bergamo, ma niente di ciò è stato accennato in Consiglio comunale. A metà dicembre gli sfratti entreranno in azione e nel mentre gli sfrattati, insieme a dei sindacati, stanno pensando di organizzare una protesta. La domanda resta: come risolverà questa situazione l’amministrazione colognese?