Prima una mappatura dei luoghi di ritrovo, delle dinamiche del quartiere e delle esigenze dei giovani, per poi passare alla stesura di un vero e proprio progetto educativo. E’ in partenza a san Felice (Segrate) il progetto di educativa di strada a cura della cooperativa Arti e Mestieri Sociali, che già opera sul territorio e, in particolar modo, gestisce il centro di aggregazione giovanile di Redecesio.
L’obiettivo del progetto è incontrare i ragazzi tra i 14 e i 21 anni per capire le loro esigenze e offrire risposte di aggregazione coinvolgendoli direttamente. Questo anche per cercare di risolvere i problemi di schiamazzi, degrado e disturbo delle quiete pubblica che vengono segnalati. «Una prima fase di ascolto e analisi coinvolgerà tutta la comunità sanfelicina, perché la presenza di una criticità di natura sociale investe tutti i protagonisti di una realtà locale – ha spiegato l’assessore alle Politiche Giovanili Guido Bellatorre – Se questo problema, almeno nella sua componente più visibile ed emergente, è il comportamento oppositivo e incivile di gruppi di ragazzi, allora riguarda tutto il quartiere, a partire dagli adulti che hanno a che fare con questi giovani. Promuoveremo quindi forme di incontro nell’ottica del rafforzamento del tessuto sociale»
Andare oltre la repressione
«Siamo convinti che azioni di repressione col ricorso alle forze dell’ordine, che verranno comunque coinvolte in questo progetto e in altre iniziative a garanzia della sicurezza e della quiete pubblica, non siano sufficienti per risolvere questo problema
– ha aggiunto l’assessore alla Polizia Locale Livia Achilli – Per dialogare con questi nostri ragazzi e ragazze dobbiamo creare con loro relazioni solide, partendo dai loro desideri e bisogni, creando aggregazione, partecipazione, senso di appartenenza alla comunità e modelli positivi».