«Non si può andare avanti così»
. E’ questa la frase pronunciata da Giordano Marchetti (Vivere Cernusco) a microfoni spenti, che sintetizza l’incrinatura dei rapporti tra la lista civica ambientalista e gli alleati di maggioranza del Partito Democratico.
Il tutto è partito con la scelta del sindaco Ermanno Zacchetti di rinviare il punto sulla modifica alla convenzione per il centro sportivo, che prevede di far rientrare il campo da rugby nelle competenze di Enjoy, mentre uscirebbe il campo da baseball, che la Giunta immagina come futuro centro nevralgico del rugby cernuschese: «Questa è una delibera per procedere con un’opera in cui credo, in cui la maggioranza crede, tanto da averla finanziata – ha dichiarato il sindaco – Molto importante per la città, per lo sport e in particolare per le oltre 300 famiglie del rugby. Sono convinto che su questa opera debba esserci lo sforzo supplementare per cercare la più ampia condivisione possibile. Per questo – ha proseguito – ritiro la delibera per un tempo breve. Chiedo ai consiglieri di essere in questi giorni parte propositiva per tornare a stretto giro in Consiglio».
Marchetti: «Così non si può andare avanti»
Quello del centro sportivo è un tema di divisione latente, che talvolta emerge. Come nel 2019, quando gli assessori di Vivere Cernusco – Mariangela Mariani e il vicesindaco Daniele Restelli – non avevano partecipato in giunta al voto sul punto.
La scelta del primo cittadino di rinviare il punto ha scatenato la reazione di Vivere Cernusco. «In questo Consiglio comunale arriva una delibera che è stata approvata in giunta senza gli assessori di Vivere Cernusco – ha dichiarato il capogruppo di Vivere Cernusco Giordano Marchetti – La porta in Consiglio dove pretende in qualche modo la condivisione di quello che è l’atto di giunta. Adesso lo ritirare mi fa piacere, ma mi sarei aspettato almeno di fronte ai consiglieri comunali le reali ragioni per cui la toglie. La ragione vera è che non è possibile andare a fare un bando pubblico per quell’area del rugby perchè non abbiamo la piena disponibilità».
Goccia che potrebbe aver fatto traboccare il vaso, con il rischio di compromettere i rapporti tra gli alleati al governo di Cernusco, tesi da tempo. Oltre al capitolo sul Project del centro sportivo di via Buonarroti, sono state infatti diverse le occasioni che hanno evidenziato frizioni, quando non proprio rotture, come in occasione della scelta della Giunta di destinare una mascherina ad ogni cernuschese appena finito il primo lockdown dettato dall’emergenza sanitaria da Covid-19.
Per il PD anche il problema della fronda interna
Ma il PD, anche in questo caso da tempo, non ha solo un problema con gli alleati, ma anche al suo interno. A seguire per protesta fuori dall’aula Marchetti (gli altri consiglieri di Vivere Cernusco sono rimasti seduti al loro posto) non è stata solo l’opposizione, che ha fortemente contestato la scelta di ritirare il punto, ma anche i dem Rosci e Longoni, spesso critici su diverse questioni di merito e di metodo della Giunta. «Metodo che insulta il Consiglio comunale – ha dichiarato Maurizio Rosci – Piaccia a non piaccia tutti qua dentro rappresentiamo la città. Noi siamo eletti – ha proseguito – a differenza di una giunta di cui la stragrande maggioranza è nominata. Non metto in discussione la legittimità (di rinviare il punto, ndr), metto in discussione il fatto che si prendono per i fondelli gli eletti della città, siamo essi di maggioranza o minoranza».