È durante la notte del 29 settembre che un 21enne di Vimercate, Simone Stucchi, è morto a causa di una serie di sprangate e accoltellamenti ricevuti durante una rissa in via della Vigna a Pessano con Bornago. Non appena i residenti si sono accorti di quello che stava succedendo hanno chiamato i Carabinieri, insieme a un’ambulanza, ma era troppo tardi: pare che il ragazzo, nonostante lamentasse di voler tornare a casa, aveva già perso molto sangue e gli altri venti soggetti coinvolti erano spariti.
Un tragico episodio che ha visto Pessano con Bornago come il teatro di una “resa dei conti”: si indaga ora sulle motivazioni
Il Sindaco di Pessano con Bornago, Alberto Villa, ha raccontato di essere arrivato sul posto intorno a mezzanotte e mezza, quando le pattuglie dei Carabinieri erano già lì e il ragazzo era stato portato via in ambulanza.
«Non si può morire a 22 anni. Non si può morire su un marciapiede. Non si può morire per delle cazzate– ha dichiarato il primo cittadino di Pessano con Bornago-. Una vita in stile “Gomorra” non può essere la prospettiva di un 20enne, scorrazzando da un paese all’altro con i bastoni in macchina, sempre pronto alla rissa».
In effetti pare che ci sia stata una prima rissa a Vimercate, paese di residenza di Stucchi, probabilmente scappato a Pessano e inseguito. Le piste che le Forze dell’Ordine stanno seguendo sono attualmente due: una vendetta legata a una questione amorosa o, più probabile, allo spaccio.
Il sedicenne non era coinvolto nella rissa
L’unico pessanese in tutta questa vicenda è il sedicenne che si trova in condizioni gravi all’Ospedale di Melzo, che passava di lì con un amico e pare estraneo alla vicenda. Non era quindi coinvolto, ma durante la rissa un sasso lo ha colpito ferendolo gravemente.
Le indagini proseguono
Le indagini, ancora in corso, hanno permesso di identificare tutti i coinvolti. Si sta facendo ora chiarezza sui motivi, comunque ingiustificabili, che hanno condotto alla morte di un ragazzo così giovane.