Referendum Eutanasia Legale: partiti i banchetti anche a Cernusco

Promotori Matteo Sorice e Claudio Gargantini. Inviata una lettera a tutti i Consiglieri per l'autenticazione delle firme

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Aumentano sempre di più i posti in Martesana, oltre a tutti i Municipi, dove è possibile firmare per il Referendum Eutanasia Legale. Dopo i banchetti organizzati a Vimodrone dal Partito Democratico e a Cologno, dove a dare la possibilità a convalidare le firme sono stati i consiglieri Roberta Cuono (PD) e Andrea Arosio (Cologno Solidale e Democratica), ora anche a Cernusco è iniziata la raccolta firme, con 100 cittadini che hanno già aderito.

“Una birra, una firma”: il 7 agosto la replica

Promotori dell’iniziativa a Cernusco sul Naviglio Matteo Sorice e Claudio Gargantini (Cernusco Civica), ma al banchetto a firmare è passato anche Daniele Pozzi, capogruppo del partito Democratico in Consiglio Comunale. Il comitato ha inoltre inviato una lettera a tutti i Consiglieri comunali della città per invitarli a mettersi a disposizione per l’autenticazione delle firme.

In un giorno davanti al bar 40 in via Alessandro volta sono state raccolte circa 100 firme, ma il comitato, che ha anche aperto una pagina Facebook, punta a fare di più e ha già fissato il prossimo appuntamento – “Una birra una firma” -, sempre nello stesso luogo, sabato 7 agosto a partire dalle 20.00.

L’iniziativa referendaria, promossa dall’associazione Luca Coscioni e sostenuta dai Radicali e, in ordine sparso, da esponenti del Partito Democratico, di Leu, del Movimento 5 stelle e di Italia Viva, ha superato le 320.000 firma a livello nazionale. «Nessun commento politico da parte mia adesso  – ha dichiarato Marco Cappato – Un gran sorriso, con emozione e gratitudine per chi sta rendendo possibile l’impresa».

Il quesito referendario 

«Volete voi che sia abrogato l’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente) approvato con regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, comma 1 limitatamente alle seguenti parole «la reclusione da sei a quindici anni.»; comma 2 integralmente; comma 3 limitatamente alle seguenti parole ‘Si applicano’?».

Questo è il quesito referendario per il quale si stanno raccogliendo le firme. In sostanza si vuole consentire l’eutanasia attiva legale nelle forme previste dalla legge sul consenso informato e il testamento biologico e in presenza dei requisiti introdotti dalla Sentenza della Consulta sul “Caso Cappato”. L’eutanasia rimarrà invece punita se il fatto è commesso contro una persona incapace o contro una persona il cui consenso sia stato estorto con violenza, minaccia o contro un minore di diciotto anni.