Sagra Nazionale del Gorgonzola: sarà un’edizione limitata

A tavola su prenotazione

Un'immagine dalla sagra del 2018
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A Gorgonzola l’appuntamento annuale con la Sagra del Gorgonzola è un evento importante che ha radici consolidate nella storia della comunità e che vanta grande partecipazione di pubblico. L’edizione 2021 della XXIII Sagra Nazionale del gorgonzola, organizzata dalla Pro Loco cittadina, si svolgerà in forma limitata e in date ancora da definire, con accesso ai tavoli per la degustazione, su prenotazione, in ottemperanza alle norme sanitarie contro la diffusione del Covid-19.

A tavola, su prenotazione

La Sagra del Gorgonzola è un appuntamento che vede la presenza delle bancarelle di prodotti agroalimentari, con i tavoli dove gustare il formaggio e le altre specialità gastronomiche del territorio.

«Nel tempo della pandemia da Covid-19 la Pro Loco di Gorgonzola, unica organizzatrice dell’evento,- si legge in una nota del Comune –  con l’intento di  evitare aggregazioni di persone nei percorsi e distanziamenti nei luoghi di incontro e consumo, si è attivata da molti mesi, acquistando un’App per registrarsi e poter accedere alla Sagra, studiando i  tracciati, i percorsi transennati e le aree dove muoversi e sostare in sicurezza».

Il punto di maggior interesse e attrattiva della manifestazione, che attira visitatori dall’Italia e dall’estero, è quello di poter gustare i piatti della tradizione comodamente seduti a tavola.

«Con senso di responsabilità si era deciso di non posizionarli per la difficile gestione della loro sanificazione e del servizio ai tavoli e in alternativa predisporre spazi per la “consegna” di piatti preconfezionati per impedire il formarsi di code oltre a garantire la giusta distanza di un metro – prosegue la nota – Una sistemazione molto diversa rispetto al passato, ma l’unica possibile per garantire il rispetto delle norme sanitarie per il contenimento della pandemia».
Il Consiglio della Pro loco, riunitosi nell’ ultimo giorno utile per poter avviare l’evento, ha evidenziato che restavano ancora alcuni punti di incertezza sulle modalità organizzative che potessero rispettare pienamente i protocolli sanitari,  ma soprattutto si evidenziava la mancanza di chiari protocolli che indicassero in maniera definitiva come comportarsi e come gestire il grande flusso di persone che partecipa alla Sagra.

«Il rischio di non soddisfare possibili nuove richieste o adempimenti posti dopo questa data rende la situazione molto incerta, soprattutto per le implicazioni che comporterebbero nell’adempiere, sia sul piano organizzativo, sia su quello economico – conclude la nota – Consapevoli di tutto questo e delle aspettative che gli espositori hanno per questo grande evento, il Consiglio della Pro loco, dopo avere consultato anche il sindaco, ha deciso di organizzare qualcosa in una forma differente rispetto alle precedenti edizioni con la scelta di date nel mese di settembre, negli spazi in uso alla Pro Loco in cui sarà possibile, su prenotazione, gustare le specialità che la nostra Osteria avrebbe prodotto durante la Sagra».

Augusta Brambilla