La società biancazzurra A.S Giana Erminio 1909 di Gorgonzola ha comunicato che mister Oscar Brevi resterà allenatore della Prima Squadra anche per la stagione 2021/2022. Intanto la Lega Pro ha approvato la formazione dei gironi del Campionato di serie C secondo un nuovo criterio di composizione orizzontale nord/centro/sud.
«Contento di ricominciare»
Oscar Brevi, ex calciatore nel ruolo di difensore, è il tecnico della società biancazzurra dal dicembre 2020, quando viene ingaggiato dal club gorgonzolese per subentrare a Cesare Albé.
Porta la squadra dal diciassettesimo posto al quattordicesimo a fine stagione e centra la salvezza, consentendo alla Giana di ottenere il suo 7° pass per la serie C, senza passare dai playout anche grazie a 11 risultati positivi nelle ultime 12 partite disputate, con 5 pareggi e 6 vittorie.
«Sono molto contento di ricominciare – ha dichiarato Oscare Brevi – Ora conosco meglio l’ambiente rispetto a quando sono arrivato e sono pronto a lavorare per cercare di partire bene sin da subito. Ringrazio per questo la società e il presidente Bamonte per la fiducia accordatami, ora cominciamo a lavorare per programmare la nuova stagione per il meglio».
Lega Pro approva il criterio orizzontale
Il Consiglio Direttivo di Lega Pro ha votato all’unanimità la decisione che riguarda la formazione dei gironi, che per la stagione sportiva 2021/2022 del Campionato di Serie C avverrà con un criterio orizzontale nord/centro/sud.
La decisione, votata all’unanimità, ha come obiettivo quello di contenere i costi, facilitando gli spostamenti delle società e riducendo il più possibile le distanze per le trasferte.
«Il percorso intrapreso dalle società ha permesso di trovare una soluzione pienamente condivisa, con una decisione democratica e responsabile – ha dichiarato Francesco Ghiringhelli, presidente di Lega Pro – La sostenibilità economico-finanziaria del sistema ha guidato qualsiasi valutazione, ringrazio il Direttivo e la Commissione perché hanno operato in modo rapido e avveduto, comprendendo il momento storico che stiamo attraversando».
Augusta Brambilla