La poesia e l’arte si intrecciano in un accordo di sensibilità e emozione. Elisabetta Sancino, inzaghese, laurea in Lingue e Letterature straniere a indirizzo artistico, con la silloge “Collezione Privata” ha vinto, il 30 maggio, il prestigioso premio della giuria al Premio Internazionale “Lord Byron Porto Venere Golfo dei Poeti” Poesia e Narrativa Edita e Inedita, giunto alla terza edizione.
“Un’esigenza molto profonda”
Elisabetta Sancino si approccia al mondo della poesia sin da bambina, prima come un’esigenza privata e, nel tempo, con una metrica e una forma più precisa.
«Nessuno della mia famiglia ha mai nutrito una passione per la poesia né mi ha incoraggiata: è qualcosa che appartiene solo a me e nel quale io mi identifico totalmente – ha esordito Elisabetta Sancino – La scrittura non è un hobby ma un’esigenza molto profonda. Scrivo quello che sento e nel modo che mi appartiene e i miei testi sono accomunati da una grande energia e da uno slancio vitale che non viene mai meno, anche nelle liriche più drammatiche o malinconiche».
Tre raccolte importanti
Elisabetta Sancino ha pubblicato tre raccolte, “Frammenti viola” (rue de-la-Fontaine 2016), “Il pomeriggio della tigre” (Terra d’Ulivi 2018) e “Collezione Privata” (Puntoacapo) nel 2021.
«I temi più ricorrenti nelle mie poesie sono la riflessione sulla vita e sulla morte, la libertà, la natura, la spiritualità, la bellezza, l’amore, l’arte e la condizione femminile – ha sottolineato Elisabetta Sancino – La prossima silloge avrà tra le protagoniste una senzatetto e in questo caso il tema dell’emarginazione sarà centrale».
Secondo molti oggi la poesia non è più di nicchia ma un’espressione alla portata di tutti grazie a un accesso alla rete che rende più facile pubblicare testi o componimenti: a questo proposito Elisabetta Sancino si dice in parte d’accordo ma ribadisce che «la vera poesia richiede pazienza, dedizione, silenzio e lentezza, sia in chi la fa che in chi la legge e ciò contraddice la logica mordi e fuggi che è tipica della cultura social». In quanto al messaggio che vuole portare con i suoi testi Sancino afferma che «quello della scrittura è un viaggio avventuroso, del quale non si conosce né l’inizio né la fine e l’unico messaggio che mi sento di veicolare è che la poesia può davvero salvarti la vita».
“Collezione privata”
Le sue raccolte sono presenti in diverse antologie, siti, blog e riviste letterarie e sono state finaliste, segnalate o premiate, in diversi concorsi nazionali e internazionali tra i quali, solo per citarne alcuni, il premio Gozzano 2018, il primo posto al Premio Nazionale Claudia Ruggieri nel 2018 e il terzo posto al Premio Letterario Internazionale Città di Pomezia 2019.
«Collezione Privata, una silloge di 51 poesie tutte ispirate a opere d’arte del passato e del presente, è nata in modo molto naturale perché la poesia e l’arte sono parte integrante della mia vita e della mia professione – ha commentato Elisabetta Sancino – Sono onorata di avere vinto questo premio che ritirerò a fine settembre. Sapere di essere stata apprezzata, oltre che dal pubblico, da esperti del settore è molto incoraggiante. Un’altra grande emozione è stata la premiazione in Campidoglio della silloge “Il pomeriggio della Tigre”, tra i vincitori del Premio Di Liegro 2019».
In collaborazione con la Biblioteca di Inzago ha curato quattro serie di Pillole d’Arte e Poesia sulle bellezze storico-artistiche di Milano. Ora guarda al futuro con la voglia immutata di sperimentare nuove tematiche e concedersi a un pubblico più vasto.
«I progetti più imminenti riguardano la promozione di Collezione Privata – ha concluso Elisabetta Sancino – La mia passione non si ferma e sto lavorando a una nuova silloge, incentrata su tre figure femminili in dialogo fra loro e alcuni testi inediti sono già stati premiati in diversi concorsi. Questo mi sprona e mi incoraggia a proseguire con entusiasmo in questa avventura».
Augusta Brambilla