Sono giunti al termine le opere di messa in sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche che riguardano la viabilità pedonale di Bellinzago Lombardo. Interessati alcuni tratti di via Lombardia, via Quattro Marie e via Papa Giovanni XXIII.
Sicurezza del territorio
I lavori di riqualificazione urbana sono stato possibili grazie al contributo di 200 mila euro, erogato da Regione Lombardia a seguito della L.R 9/2020, e che riguarda gli “Interventi per la ripresa economica” con l’obiettivo di fronteggiare l’impatto economico derivante dall’emergenza Covid-19.
«I lavori che sono terminati riguardano il rifacimento dei marciapiedi con l’allargamento della sede e la sostituzione del tappeto d’usura in alcuni tratti tra via Lombardia, via Quattro Marie e via Papa Giovanni XXIII – ha dichiarato il vicesindaco Michele Avola – I lavori hanno riguardato anche l’abbattimento delle barriere architettoniche lungo i marciapiedi, il rifacimento del parcheggio della Scuola dell’Infanzia Arcobaleno e la realizzazione di un attraversamento rialzato all’incrocio tra via Roma e via Lombardia».
All’appello mancano una parte i lavori per l’installazione di una parte della nuova recinzione del Parco comunale di via Lombardia verso la via Quattro Marie, che verrà realizzata in acciaio corten.
«Questo intervento importante è stato realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia – ha spiegato Michele Avola – Ha riguardato una zona del paese ben precisa in quanto vi gravitano le principali strutture pubbliche, dal comune alla scuola e al parco. Abbiamo pensato di convogliare il finanziamento regionale su questo importante progetto di messa in sicurezza e di abbattimento delle barriere architettoniche. Non ci dimentichiamo che ci sono altri marciapiedi che devono essere sicuramente sistemati: una parte di queste opere verranno realizzate con un ulteriore finanziamento che ci arriverà dallo Stato e un’altra parte con un finanziamento che avevamo già previsto in bilancio. Proseguiremo con questa attività per la messa in sicurezza del territorio».
Augusta Brambilla