Arte come mezzo di espressione, come valore civico e di denuncia sociale, per “parlare” un linguaggio più vicino a i giovani e per renderli sempre più consapevoli e protagonisti della loro città.
Il progetto della scuola media “Rita Levi Montalcini”, realizzato grazie all’amministrazione comunale e con il contributo del Comitato Genitori, ha coinvolto alunni ed insegnanti che da settembre 2020 hanno lavorato per la riqualificazione del muro di via don Sturzo, intitolato ad Abba e Willy, vittime dell’odio e della violenza razziale.
Abba, quando la vita vale meno di un pacchetto di biscotti
Abdoul Guiebre, conosciuto da tutti come Abba, era un ragazzo cernuschese di soli 19 anni, che la notte del 14 settembre 2009 è stato barbaramente ucciso a sprangate in via Zuretti a Milano, per aver rubato un pacchetto di biscotti. La notte dell’omicidio, Abdoul si era fermato in un bar dopo aver trascorso la serata con gli amici in un locale. Il tragico epilogo qualche ora dopo, quando Abdoul venne raggiunto dai due proprietari del bar, padre e figlio, che lo colpirono ripetutamente alla testa al grido di “sporco neg*o, ladro, ti ammazziamo neg*o di merda”. Per i due assassini la condanna a 15 anni e 4 mesi di carcere, per Abba una vita spezzata a soli 19 anni. A distanza di anni, la stessa sorte è toccata a Willy Duarte, ragazzo di 21 anni massacrato di botte la notte del 6 settembre a Colleferro
Il progetto
Dalle tecniche pittoriche classiche, alle bombolette spray: quando l’arte attraversa le generazioni, si trasforma e si adatta al tempo. E se la scuola non è fatta di sola didattica, ma è vero che deve essere sopratutto esperienza educativa, questo progetto ne è la testimonianza. Dai banchi della scuola secondaria di Cernusco “Rita Levi Montalcini”, la sollecitazione degli insegnanti a provare a immaginare l’arte come forma di espressione, senso civico e di denuncia sociale. Sfida raccolta, ed ecco che ragazze e ragazzi, sotto il coordinamento della Professoressa Sara Brianza, responsabile del progetto, e con l’aiuto di un esperto esterno, dopo un lavoro in classe, partito lo scorso settembre, si sono armati di bombolette e hanno riqualificato un muro della città con un importante messaggio sociale: “Abba e Willy, per non dimenticare” e ancora “siamo tutti colorati dalla stesso pittore”, frasi pensate dai ragazzi e che hanno trovato vita sul muro del quartiere dove ha vissuto Abba, dopo essere state sottoposte a tutte le ragazze e i ragazzi della scuola.