Ripensare gli spazi: a Cernusco il bocciodromo è il luogo d’incontro per minori ed educatori

Lo spazio verrà sfruttato fino a giugno 2021, quando riprenderanno le attività sportive

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

La struttura del bocciodromo del Centro Sportivo di via Buonarroti è diventata, da oltre un anno, lo spazio in cui educatori ed educatrici comunali possono incontrare i minori seguiti dai servizi sociali. Gli appuntamenti tra personale educativo e ragazzi proseguiranno fino a giugno 2021, quando il bocciodromo tornerà a svolgere la sua funzione primaria.

Una soluzione necessaria per raggiungere i ragazzi nonostante il Covid-19

L’emergenza sanitaria ha portato con sé problematiche ‘silenziose’, ma non per questo di poco conto: con l’inizio della pandemia l’organizzazione degli incontri tra educatori e minori è diventata una questione da risolvere; il personale educativo infatti non poteva raggiungere i ragazzi a casa, dato il rischio di contagio e le problematiche a esso collegate. Poi si è pensato agli spazi che erano stati chiusi, come il bocciodromo: lì si è trovata la soluzione per poter fornire un servizio e un ascolto sicuro, presente nonostante tutti i cambi di colore della regione.

Il bocciodromo sarà impiegato come centro di incontro tra educatori e minori fino a giugno 2021, fino a quando cioè i centri sportivi potranno riaprire.

Ripensare gli spazi per «garantire la continuità dei servizi educativi»

Il vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali di Cernusco, Daniele Restelli, ha ringraziato gli educatori e le educatrici comunali che, adattandosi alla situazione d’emergenza, sono riusciti comunque a svolgere la propria attività. «Garantire la continuità dei servizi educativi-ha infatti dichiarato Restelli-è sempre stata una priorità della nostra amministrazione, particolarmente importante per le persone con disabilità e altre fragilità. Ringrazio il personale educativo per il grande lavoro realizzato in questo anno difficile, lavoro riconosciuto anche dalle famiglie dei minori assistiti».