L’Amministrazione comunale di Melzo ha comunicato che con il “Premio Città di Melzo 2021” sono state assegnate le Civiche Onorificenze ai cittadini e alle associazioni del territorio che si sono distinti con opere e azioni di altro profilo etico.
Un tributo a chi si impegna per la collettività
Le Civiche Onorificenze della città di Melzo vengono assegnate, annualmente, a coloro che con opere e azioni di alto profilo etico si siano distinti nel campo sociale, culturale, economico, artistico e sportivo, contribuendo in modo significativo alla crescita sociale e civile della città.
Le cinque medaglie commemorative verranno consegnate al Personale dell’Ospedale Santa Maria Delle Stelle, a Don Antonio Mascheroni, alla Caritas Interparrocchiale Onlus, al Gruppo Comunale di Protezione Civile e a Pasquale Ranauro.
Le motivazioni dei conferimenti: al Personale dell’Ospedale Santa Maria delle Stelle «per l’infaticabile attività svolta quotidianamente nel corso dell’emergenza pandemica da Covid-19 con generosa professionalità ed umanità», a Don Antonio Mascheroni «per l’opera di cappellano del locale Ospedale, svolta con sensibilità e attenzione a tutte le forme di sofferenza dal 2009», alla Caritas Interparrocchiale Onlus «per l’opera di aiuto, sostegno e supporto alle tante forme di povertà del nostro territorio, incrementate e aggravate dalla pandemia da Covid-19» e al Gruppo Comunale di Protezione Civile «per l’instancabile presenza e l’efficiente attività di urgenza e necessità del territorio melzese, operosità resa ancora più impellente dalla pandemia da Covid-19».
«L’assegnazione al luogotenente dei Carabinieri, Pasquale Ranauro, punto di riferimento e presidio di giustizia e sicurezza, da oltre trent’anni, per il territorio di Melzo, è avvenuta all’unanimità dai Commissari – si legge nella Delibera della Giunta Comunale – non essendo pervenute segnalazioni alla memoria, e ritenuto opportuno e doveroso, in deroga al Regolamento vigente, concedere la stessa, in vista dell’imminente pensionamento del Luogotenente individuato».
Augusta Brambilla