Palazzo Pirola torna a riaprire le sue sale e accoglie la mostra “Fantasie Familiari” dell’artista gorgonzolese Anna Rossi. Un percorso dedicato alla sua città natale e al contesto quotidiano vissuto da bambina. Colori e natura si fondono agli oggetti presenti nella casa di origine e creano le suggestioni per pensieri fantasiosi e giochi d’infanzia.
Ricordi suddivisi in capitoli
Anna Rossi, classe 1970, si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Nel 1997 frequenta il Corso di specializzazione post-laurea “Organizzazione e Comunicazione delle Arti Visive”. Vive e lavora a Bologna.
Il processo artistico di Anna Rossi è incentrato sull’evocazione di storie, paesaggi ed esistenze incontrate nel proprio vissuto quotidiano e stratificate nel tempo in memorie rarefatte.
«Nel ricordo dell’artista, in quell’epoca in cui tutto appariva nel suo ordine spontaneo, ogni cosa aveva una sua importanza, non c’era spreco o scarto perché anche quel che non serviva veniva conservato, nella certezza che prima o poi sarebbe stato utile – si legge nella presentazione della mostra – Con questa consapevolezza nasce la necessità di trattenere quelle semplici meraviglie che hanno contribuito, nel loro insieme, ad alimentare la sua creatività: le texture dei tessuti, le stampe sui fazzoletti, le grafiche delle carte da regalo, i ricami della dote di famiglia e i paesaggi del naviglio».
Otto percorsi visivi e sensoriali: Gli Umori della famiglia R., Erbario genealogico, Bandiera fantastica, La mia dote, I tuoi mille pensieri, Ritratto di famiglia, Camminando da qui a lì e Genius Loci.
«La narrazione espositiva – si legge nella presentazione della mostra – segue un percorso che da un grandangolo si stringe poco a poco mettendo sempre più a fuoco le tappe della formazione di una personalità creativa che, con questa mostra, decide di manifestare il suo riconoscimento a chi ha contribuito a costruire la sua identità d’artista».
L’inaugurazione si terrà mercoledì 2 giugno alle 17.00 a Palazzo Pirola. La mostra resterà aperta dal 3 al 13 giugno, da lunedì a venerdì dalle 16.00 alle 19.00 e sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Il testo critico è curato da Sabrina Samorì e l’introduzione e le didascalie sono di Elisa Schiavina.
Augusta Brambilla