Vaccinazioni in Serbia: aperte le prenotazioni anche agli stranieri

La Serbia è la terza nazione in Europa per velocità nelle somministrazioni, terza nel mondo. Vaccinazioni accessibili anche per chi arriva dall'estero, ma raggiungere Belgrado non è semplice

Coronavirus vaccine
Coronavirus vaccine
categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

La Serbia si è unita a Cuba nell’introduzione di un nuovo tipo di turismo: quello vaccinale. È stato infatti inaugurato un sistema di prenotazione per le somministrazioni del vaccino disponibile, oltre che ai cittadini, a tutti cittadini stranieri, anche quelli senza permesso di soggiorno. Per prenotare basta compilare un modulo sul servizio digitale (che è in serbo, problema che si può ‘risolvere’ grazie alla traduzione online) di prenotazioni eUprava. Raggiungere Belgrado non è però così semplice come sembra.

La Serbia terza in Europa nella velocità delle somministrazioni

Perché la Serbia può permettersi di rendere disponibile il vaccino anche agli stranieri? Dopo UK e Svizzera è la terza nazione più veloce in Europa per la somministrazione di vaccini. Questa velocità è dovuta sicuramente grazie anche alla ricezione, a gennaio 2021, di due milioni di dosi del vaccino cinese Sinopharm.

Vaccinarsi è semplice, raggiungere la Serbia meno

Il turismo vaccinale era stato già inaugurato da Cuba, che offre vaccini autoprodotti anche ai turisti. Il vantaggio della Serbia è la sua vicinanza all’Italia, ma le attuali disposizioni per i viaggi all’estero rendono complicato gestire il viaggio verso Belgrado. Bisogna infatti tener conto che la vaccinazione prevede la somministrazione di due dosi; ciò implica due viaggi di andata e ritorno. La Serbia non è all’interno dell’UE, il che significa che al ritorno in Italia si deve rispettare un isolamento di 14 giorni e bisogna fare un tampone che abbia esito negativo, prima di poter tornare a ricevere una seconda dose. Se alcuni sono scoraggiati da questo iter, altri hanno deciso di partire subito, conte Simone Avogadro di Vigliano, la cui storia è stata raccontata dal Corriere della Sera.