Libera casa contro le mafie di Cologno Monzese scrive a Rocchi: «si deve e si può fare di più»

Il Presidente di Libera casa contro le mafie di Cologno Monzese porta all'attenzione del Sindaco Rocchi alcune osservazioni sulle azioni concrete che il Comune intraprenderà nella lotta contro la criminalità organizzata

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Libera casa contro le mafie di Cologno Monzese ha inviato al Sindaco Angelo Rocchi un documento con le proprie osservazioni in merito alla bozza del “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza 2021-2023” del Comune, con l’obiettivo di renderlo più concreto e utile possibile.

Libera aveva chiesto a tutti i candidati sindaci di sottoscrivere il loro appello

In occasione delle scorse amministrative, l’associazione aveva chiesto ai candidati sindaci di firmare un appello in cui erano state presentate delle azioni di condanna verso la criminalità organizzata (l’appello era stato sottoscritto anche all’attuale Sindaco Rocchi).

Nella nota di trasmissione al Sindaco firmata dal presidente dell’associazione, Antonio D’Arrigo, che contiene osservazioni e proposte, si legge che «alcune richieste sono state già soddisfatte come la regolamentazione dell’accesso o dei conflitti di interessi» ma che «altre voci presenti negli impegni crediamo debbano essere invece valutate con attenzione e conseguente attuate».

Rafforzare il Piano di Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza in cinque mosse

«Riteniamo importante che chi ci amministra ponga in essere attività che garantiscano concretamente il rispetto delle regole e delle leggi, non soltanto attività meramente formali, ma come esigenza di correttezza sostanziale»; è così che l’Associazione colognese ha introdotto le proprie osservazioni, riassumibili in cinque punti.

Serve un’analisi del contesto criminale nel territorio

Prima di tutto è stato richiesto che la Carta di Avviso Pubblico sia adottata dal Consiglio comunale; serve inoltre mettere al centro del Piano un’analisi del contesto criminale del territorio; è stata poi sottolineata l’importanza di avere appositi “Protocolli di integrità” per le gare d’appalto, garanzia maggiore per il Comune e per i cittadini.

Attività di formazione anche in Comune

Un’osservazione importante è stata posta a proposito dell’educazione alla legalità, che deve stimolare la lotta all’evasione, ma più in generale, deve essere in grado di raggiungere scuola, società e dipendenti e amministratori del Comune, tramite attività di formazione; nel comunicato è stata riconosciuta l’azione del sindaco, ma il Presidente dell’associazione non è convinto, pensa che «si debba e si possa fare di più fare di più».

Antiriciclaggio ed evasione fiscale

«Nulla viene inserito in relazione al controllo dell’antiriciclaggio, dell’evasione fiscale, del controllo del territorio» ha dichiarato nel proprio comunicato D’Arrigo. Pur non essendo propri del piano in questione, fanno parte del contrasto all’illegalità e dovrebbero avere il loro spazio.