Una riunione tra Elisa Balconi, Presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’ASST Melegnano – Martesana, Antonella Sardi (ATS Milano) e una componente dei sindaci del territorio, potrebbe aver chiarito alcuni punti sulla campagna vaccinale anche in Martesana. Rimangono diversi dubbi e incertezze, ma con un comunicato il sindaco Balconi ha provato a delineare cosa succederà nei prossimi giorni e settimane.
Over 80 e persone fragili
In questi giorni da Regione sono stati spediti decine di migliaia di sms per convocare in tutta la Lombardia cittadini over 80 in attesa della vaccinazione. A molti grandi anziani della Martesana il vaccino sarà però inoculato a diversi chilometri di distanza dalla residenza. Scelta che ha sollevato perplessità e polemiche, anche tra gli amministratori locali.
«Le convocazioni presso la sede vaccinale vengono assegnate in modalità automatica dal sistema, ciò significa che non è possibile contrattare sede e/o orario – ha scritto Elisa Balconi -; la geolocalizzazione individua il centro vaccinale più vicino al paese di residenza e contemporaneamente verifica lo slot di disponibilità del vaccino: quindi, se il centro più vicino non ha disponibilità di vaccini a breve, si passa in automatico al secondo, al terzo e così via. Questa è la motivazione per cui alcuni cassinesi sono stati inviati non a Melzo o Trezzo che sono geograficamente i centri più vicini, ma in altri più lontani».
Nel frattempo hanno iniziato a ricevere il vaccino anche i pazienti oncologici e dializzati e presto, ha fatto sapere Elisa Balconi, «si passerà anche alla vaccinazione delle persone particolarmente vulnerabili e con grave disabilità (e relativi caregiver)».
La campagna vaccinale massiva
A breve dovrebbe iniziare finalmente la campagna vaccinale massiva, per la quale subentrerà poste italiane nella gestione delle prenotazioni, archiviando così l’esperienza di ARIA, società partecipata di Regione Lombardia al centro delle polemiche negli scorsi giorni per gli errori nelle convocazioni.
In martesana gli spazi massivi messi a disposizione sono a Cernusco (ex Filanda) e a Vizzolo. L’autorizzazione per centri “semi-massivi”, chiesti anche da diversi sindaci della provincia di Monza e Brianza, saranno eventualmente autorizzati in base al numero di dosi in arrivo.
«Anche il comune di Cassina De’ pecchi, come molti della zona, ha fornito indicazioni circa gli spazi a disposizione per organizzare una campagna semi-massiva – ha concluso – e attendiamo autorizzazione da ATS e Regione».